Mentre Beppe Grillo sputtana per l’ennesima volta il M5S, e rende una volta in più chiaro che chi vi ha aderito, se è una persona seria (e ce ne sono tantissime) ora se la deve dare a gambe levate o verrà espulso, lo Stato ragiona sulla possibilità di versare oltre un miliardo di Euro per salvare Alitalia. Sapendo che non la salverà, ma che prolungherà di un anno l’agonia, e che otterrà soltanto che alcune migliaia di persone mantengano un posto di lavoro per qualche mese in più. Si tratta di una decisione politica, auspicata (ad esempio) dai sindacati. Io non sono d’accordo, trovo che sia una decisione irresponsabile che toglie un miliardo dalle mani di persone che, in posizioni diverse, avrebbero creato ricchezza, oltre ad avere un lavoro che oggi non hanno. Coloro che difendono l’articolo 18 non difendono l’occupazione, ma i privilegi degli occupati che creano perdite contro le aspirazioni di chi il lavoro non ce l’ha e non ha un personaggio politico che glielo trova. Così ha funzionato per decenni. Il capitalismo NON funziona così. Ricordate la regola? Un Euro di chiodi, un Euro di legno, faccio una sedia e la vendo a tre Euro. Quell’Euro in più, che si chiama plusvalore, fa muovere tutto. Alitalia è un mostro in cui compro macchinari per miliardi, combustibile per miliardi, pago tasse per miliardi, pago dipendenti per miliardi, e poi vendo il prodotto per meno di un terzo dei suoi costi, perché se lo vendessi ad un prezzo più alto non lo vorrebbe nessuno. Vogliamo continuare a farlo? Ok. Ma non rompete MAI PIU’ i coglioni sui costi degli emigranti, sulla disoccupazione, su nulla. Se spendessimo il debito di Alitalia per dar lavoro ai migranti potremmo invitare in Italia oltre dieci milioni di africani. Vi prego, smettete di grillineggiare, ragionate con la testa!

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