Daniele Timpano, officiante del matrimonio tra Diana Cagnizi e Dario Aggioli a Poggio Moiano: “Il matrimonio ci indica il tempo che passa, e l’idea romantica che lo si possa passare insieme. Alla fin fine, il matrimonio condensa in sé tutte le cose che non vorremmo mai perdere”. Eravamo tutti emozionati, tutti – compreso Omar Scala, vestito da giovane marinaio. Poi un temporale tropicale che, non appena ha iniziato a cantare Lucio Leoni, è divenuto fresca sera d’estate. Rivedere tante persone care, perse di vista da tempo, conoscerne di nuove ed interessanti come, ma soprattutto, per una sera, rientrare nell’atmosfera surreale e fantastica di cinque anni fa, quando per alcuni mesi credetti di poter cambiare il corso alla mia vita… Nessuna nostalgia, si vede quanto siamo cambiati, quanto sono cambiato, ma abbracciare delle persone a cui si tiene e con cui si è condiviso tanto fa davvero bene. Diana è una Dea della Tenerezza, e Dario è trasfigurato dallo sbigottimento e dalla felicità. Insomma, alla fin fine l’amore esiste. Meno male.

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