A mio parere, lo stupro, di un uomo o di una donna, è un atto di sopraffazione odioso, violento, umiliante, feroce, il cui risultato è quasi sempre un danno duraturo sull’autostima della vittima. La Signora Argento, che non conosco, è la figlia di due persone famose e certo potenti, ma questo non l’ha aiutata nel momento in cui era chiusa in una stanza con uomo ancora più potente, abituato ad essere obbedito al di là del ragionevole, e dotato di quell’apparente indifferenza che rende particolarmente terribile lo stupro: “posso fare ciò che voglio di te, baby, e nessuno verrà a salvarti”. Mi oppongo solo ad una cosa: alla spettacolarizzazione, Lo stupro della Signora Argento vale esattamente quanto lo stupro di una ragazza somala che scende da un barcone di disperati. Quest’aura hollywoodiana mi infastidisce tantissimo, fa sembrare questo probabile stupro un effettone di un filmaccio di quella cultura disgustosa e violenta che viene chiamata “americana”. Lo stupratore della Signora Argento va condannato in quanto tale, la grancassa mediatica intorno, non importa se la Signora la gradisca o la subisca, è voyeurismo, è partecipazione al rito, é “persino a te, alla fine, qualcuno ti ha piallata sul muro, troietta cara”. Aggiungo una cosa. La prostituzione, se è una libera scelta, non mi interessa. Non sono disposto a fare classifiche tra la Signora Argento, che va a letto per mesi con un produttore, e una ragazza somala, senza fissa dimora, che fa la badante in nero ed è costretta a subire chissà quali angherie accettate “liberamente”. Bisogna avere il coraggio di dire che nella natura maschile esiste una componente odiosa e violenta, che va proibita, esecrata, punita, cui va impedito di realizzarsi. Sapeste quante volte ho sognato di fare cose che nemmeno posso raccontare ad una cantante pop americana. Non ne sono affatto fiero. Ma accetto la masturbazione, non importa sognando cosa. Tutto il resto va PUNITO, senza se e senza ma, per giunta proteggendo l’immagine e l’identità della vittima, che altrimenti viene indicata pubblicamente come tale, e potrebbe essere di nuovo aggredita, come è accaduto a due ragazze che ho conosciuto nella mia vita. La Signora Argento dovrebbe sottrarsi a questa spettacolarizzazione, e pretendere che chi l’ha stuprata paghi. Dopodiché il silenzio.

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