Chi mi conosce, sa che con gli anni ho sviluppato un forte pregiudizio di genere. Le donne sono più intelligenti degli uomini, e sono le migliori (in generale, poi gli scemi ed i geni ci sono in egual percentuale ovunque) a gestire il lavoro di gruppo. Questo vale anche per la musica. Se si crea un cosiddetto super-gruppo di uomini, sono tutti in prima fila, sotto i riflettori, ed hanno una band che li accompagna. Ci sono centinaia di esempi in proposito. Prendi le migliori e più famose cantautrici italiane, e queste sono capaci di fare un gruppo in cui nessuna canta da solista (se non singole canzoni), ed ognuna suona uno strumento “di spalla”, per far fare bella figura alle altre. Per questo motivo adoro questo video. Perché ci sono quattro musiciste che “si sacrificano” (così la penserebbero gli uomini, ma loro, invece, si divertono un casino) per far emergere Nada, che è notoriamente stonata come una campana, ma che ha un valore suo, proprio, dovuto alla carriera, all’intelligenza, alla passione, ad una bravura che è lontanissima ed incomprensibile per le galline (e polli) di batteria allevati dal marito di Maurizio Costanzo. Per questo, quando vedo cose orribili, come l’ennesimo femminicidio, l’ennesimo caso in cui una donna è stata scartata, umiliata, danneggiata, solo per il fatto di appartenere al genere “sbagliato”, per consolarmi canto “Ma che freddo fa”, seguendo Nada, Carmen Consoli, Paola Turci e Marina Rei, e sapendo che la loro luce, prima o poi, avrà la meglio sull’oscurantismo maschilista che avvelena la nostra epoca.

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