– Un viaggio incredibile. Nebbia impenetrabile, centinaia di chilometri nei boschi, nessuna luce, nessun villaggio, nessun distributore di benzina. Una notte senza cielo, senza stelle, senza uomini, fuori dalla civiltà, chilometri e chilometri, ore ed ore, i segnali, come in tutte le zone militari, riportano cifre in codice ma non indicano né la direzione né quanti chilometri manchino. La nebbia diventa pioggia ma non si scioglie, diventa melassa gelida. Vengo guidato al telefono, alcuni errori, altri chilometri nel nulla, ma la percezione certissima del fatto che il Polo Nord si stia pericolosamente avvicinando. In città ubriachi ovunque – compresi i tassinari, unici uomini a cavallo, il resto è crollato a terra, tenta una bicicletta disperata e desolante, barcolla sulla strada coperta di ghiaccio e vomito. Benvenuto, Paolo!!!

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