Tutte le mattine, da anni, mi sveglio, e mi ripeto: non esistono complotti, non esistono cospirazioni. Me lo devo ripetere spesso, perché la nostra mente, che è capace di creare associazioni e traccia legami dove non ce ne sono, ha un bisogno disperato di spiegare il caos e di credere che, colpita la causa primigenia, sarebbe possibile rimettere lee cose a posto. Con il passare del tempo mi sono convinto che esistano fasi della vita in cui la precisione della mia percezione della realtà sia così debole, da costringermi a ragionare in modo deterministico e scegliere in modo estetico ed irrazionale. Poi la gente dirà che ho scelto di pancia e che sia giusto affidarsi al grillismo o al salvinismo, invece ero solo un coglione rimbecillito. Credo nel frattempo che tutti facciano così per difendersi del Nulla, il partito di Gene Gnocchi, originato dal romanzo di Michael Ende. Il fatto è che, se si fanno scelte in base ad un delirio estetico, ci si suicida, o comunque la si combina bella grossa. Agire senza capire la portata della nostra decisione è come guidare un camion tra la folla ad occhi chiusi. Poi la gente dirà che eravamo dei terroristi islamici, invece eravamo solo dei coglioni impazziti. Per rendere credibile (innanzi tutto ai nostri stessi occhi) lo scenario fasullo in base al quale decidiamo, dobbiamo riscrivere il passato, e convincerci che siamo in grado di vederci dentro dei momenti premonitori che, magari, agli altri sfuggono. In queste ore si festeggiano (parola scelta non a caso) i 40 anni dal rapimento Moro, e ci facciamo ripetere che si stava peggio allora, e ti fanno parlare in TV Prospero Gallinari ed altri membri delle BR, di modo che la gente si incazzi perché, 40 anni dopo, hanno pagato duramente con decenni di galera ma ora siano liberi (di fare cosa, poi? Loro hanno pagato, contrariamente alle centinaia di assassini che girano liberi per l’Italia due giorni dopo essere stati indicati come colpevoli da magistrati e polizia). Intanto distogliamo l’attenzione dal fatto che in America, pare, Trump stia tentando di annientare l’intero sistema della giustizia, che lo stesso mostro stia tentando di risolvere la propria incapacità di incidere con provvedimenti economici a colpi di dazi di importazione, che la Germania sia entrata in crisi e che solo un debolissimo governo Merkel mantenga una facciata di gestibilità del caos. Facciamo finta di considerare le trattative per la formazione di un nuovo governo, con il balletto tra fascismi concorrenti, come la ripetizione del rito trito e ritrito dei tempi di Gui, Tanassi, Forlani e Rumor…Poi la gente dirà che era giusto dare lor una chance di guidare il Paese, invece saremo lì che non saremo capaci di risolvere individualmente il disastro creato a livello collettivo da cotanta coglioneria autocelebrativa. Un mio carissimo amico, Andrea Montanari, recentemente mi ha spiegato come funziona l’ottimizzazione nei processi produttivi. Riassumo: invece di calcolare tutti i dati disponibili, verificando se sono giusti, si decide usandone solo alcuni, aggiustando solo alcune parti, controllando solo alcuni procedimenti. Dopodiché si cerca di esternalizzare ogni responsabilità, di mood da poter dare la colpa ad altri, in caso di disastro. Fare le cose come si deve costerebbe troppo denaro e troppo tempo, e ci sono sempre meno persone che sarebbero capaci di farlo. Nell’era del postberlusconismo anche la politica funziona così: decidiamo a casaccio, senza essere capace dii valutare la portata di ciò che diciamo, e siccome ci saranno morti e feriti, ci raccontiamo che prima (ma prima prima) le cose stessero peggio. E se dici il contrario, allora sei uno schifoso esponente della Casta, un Renziano, un nonnino nostalgico di una gioventù gettata alle ortiche. Poi la gente dirà che eravamo Cassandre, invece avevamo ancora un piede nella realtà. Né la Lega, né i Grillini regaleranno un mensile a tutti senza lavorare. Non solo. Non riusciranno a risolvere il problema legato al fatto che di lavoro non ce ne è più, e che la classe operaia può anche morire, perché non ha più una forza d’urto e non serve più a nessuno. Combineranno guai con l’ambiente, con l’industria, come le banche, con tutto, e si giustificheranno diranno che la colpa è già stata esternalizzata, che non fosse possibile fare meglio. Come la Raggi a Roma. E diranno che il mondo è in mano a poca gente inarrivabile che ci odia. Poi la gente griderà al complotto, invece siamo soltanto una massa incurabile di stupidi e viziati minchioni ignoranti. Amici (amici?) che votate i quattro partiti del populismo tronfio ed ignorante, oppure D’Alema, la sacerdotessa di Maduro o il Movimento dei Galoppini Scartati alla Leva Grillina (+Europa), faccio fatica a leggervi, ed ancora più fatica a seguire il dibattito finto che viene raccontato dalla stampa e dai social network. Come diceva Gaber, aspetto che si palesi l’altra faccia della medaglia, e leggo terrorizzato Arvea Marieni. Quella faccia non mi piacerà. Voi, temo, neanche ve ne accorgerete.

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