– Lunga notte di lavoro, solo due piccole isole di sonno nervoso, sulle spalle la pressione dell’urgenza di consegnare. Ora quello stato malinconico e magico che ricorda l’ora dei cornetti caldi dopo una notte a suonare a Piazza Navona ed aspettare inutilmente che Lei esistesse. Per questo credo che sabato sera sarò a Campiglia Marittima, al Teatro dei Ricordi, ad ascoltare Claudio Lolli che suona con gli stessi musicisti di allora le stesse canzoni di allora. Gli zingari felici. Immagino Daniele che sbuffa, certo, ma molto di più l’immagine di un’intervista: “Ho vissuto a cavallo fra il 1974 ed il 1978. Dopo non so”. Lo sappiamo noi, che c’eravamo allora e ci siamo ancora. Già. Vado a salutare il bimbo di allora, nascosto tra le pieghe del mio grasso. Solo al mondo come allora, inconoscibile. Non ho nulla da dirgli che non sapesse già allora. Solo sedersi accanto e ascoltare Lolli cantare di quelli come noi, quelli come noi, quelli come noi. Noi. Già… youtube.com/watch?v=_RpwYE3QT_k

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