In questa campagna elettorale, tutti i partiti promettono regalie diverse agli elettori. Non ci vuole un genio per capire che siano promesse irrealizzabili: i soldi per la distribuzione di pani e di pesci di ognuno dei partiti non ci sono. Quando Salvini ed altri dicono che rimanderanno a casa mezzo milione di persone, mentono, perché questa gente non la vuole nessuno, i trattati internazionali ci proibiscono di sbarcarli qua o là. L’unico modo per liberarcene è mitragliarli, o chiedere ad Erdogan ed altri di farlo. Questa è la verità. Volete questo? Abbiate il coraggio di dirlo. Chi deve sparare? In base a quale principio? E non rispondete con il benaltrismo, che sposta il focus. Ragazzi, siate sinceri: gli spariamo a tutti? O solo ai maschi giovani? Ed i soldi per le regalie da dove li prendiamo? Dalle tasse? Ammazziamo le aziende che, grazie alle esportazioni, stanno lentamente rialzando la testa? Oppure licenziamo decine di migliaia di persone, come implicano i Grillini (non a torto)? La vera sostanza di questa campagna elettorale è una. TUTTI i partiti più grandi (M5S, Fratelli d’Italia, Lega, PD, Forza Italia, Poracci per Tabacci, Liberi & Belli, Cin Cin Lorenzin e persino Casa Pound e Forza Nuova) vogliono agganciare l’Italia ad una ripresa più generale dell’economia globale, cercando di evitare (la maggior parte di loro) l’ennesima bolla speculativa finanziaria che si inneschi come una bomba nei conti delle banche, come è accaduto in Germania o negli Stati Uniti. Chiunque votiate, votate per un gruppo di potere che punta ad essere alla guida della trasformazione (anche) del nostro Paese in una tecnocrazia. Come la Cina, la Russia, gli Stati Uniti o la Turchia. Il potere dell’individuo si misura nella sua capacità di mettere insieme del contante, subito, o nella forza della sua milizia personale. Ogni Paese si misura nella capacità dei suoi politici di organizzare un consenso antidemocratico ed un potere assoluto senza guerre civili che disturbino la riorganizzazione dei mercati economici – ed in questo senso, avendo noi iniziato da tempo a regalare i nostri assets migliori ai Francesi ed ai Tedeschi, siamo in ritardo ed in difficoltà. In Italia, è inutile nasconderlo, questo è possibile solo con un Patto di Stabilità tra il crimine organizzato (la Polizia non è in grado di controllare il territorio e forzare industria, logistica, commercio e pubblica amministrazione a servire non l’interesse dei singoli, ma quello di un piccolo collettivo di tecnocrati, che garantisce la mera sopravvivenza alla manovalanza, tornata al potere individuale di un contadino del Medioevo) e chi crea plusvalore con l’industria, l’agricoltura, il turismo, le banche o il commercio. A questo punto ci siamo arrivati perché, alla fine degli Anni 80, la cosiddetta sinistra non è riuscita a costruire un’alternativa democratica, efficiente, consensuale. Via via, tutti coloro che si son provati alla guida della nave, hanno dimostrato la stessa incapacità progettuale – ed i liberali sono stati i peggiori, perché hanno puntato sull’iconografia dell’individuo che si costruisce da sé, mentre introducevano norme liberticide e che andavano nella direzione opposta. Il fallimento della DC, del PCI e dei partiti laici ha trasformato (anche) l’Italia in un laboratorio per una società orwelliana in cui persino il fascismo appare come una ragazzata di quattro discoli vestiti male. Visto che non esiste un consenso per un progetto alternativo che non c’è, i politici si dividono tra coloro che vogliono punire una categoria (quasi) a caso – i musulmani, i negri, gli ebrei, i meridionali, gli slavi ma soprattutto le donne – non per ottenere una soluzione, ma una vendetta, e coloro che non hanno il coraggio di dire che, per salvare capra e cavoli con il vecchio sistema, bisogna quasi AZZERARE la Pubblica Amministrazione, pagare la manodopera italiana quanto paghiamo quella clandestina, e mettere per strada autoblindo di mafiosi che, se qualcuno alza la testa, sparano. TUTTI i politici che si candidano sanno che gestiranno NIENTE, ma eseguiranno le “raccomandazioni” per addolcire la pillola della tecnocrazia e trovarsi dalla parte di coloro che hanno un salario sicuro dopo la vittoria delle cavallette. Finisco ammonendo i compagni di una vita. Non è il capitalismo ad essere sbagliato, è l’uomo. Bisogna avere il coraggio di voler cambiare l’uomo. L’alternativa è addomesticarlo, e questo non funziona mai, nemmeno con gli olocausti, ma ci si prova volentieri, di tanto in tanto, magari nel frattempo…

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