Dan Bevar, Federico Venceslai, Stefano Costantini-Melchiorri, Guido Silipo, Andrea Dellepiane, probabilmente avete gli stessi miei ricordi. La Frizzi & Gizzi Lonely Hearts Club Band, le chiassate con Padre Gatta e su Padre Tedeschi (chi può vedere una formica nera su una pietra nera in una notte nera?), una risata come un tuono. Fabrizio Frizzi era un ragazzino come noi, chi avrebbe mai pensato che poi… e adesso sarebbe macabro asserire alcunché di personale. Era una classe avanti a noi, non lo conoscevamo, era simpatico. Mi dispiace che sia finito così e che abbia sofferto. Dopodiché, io non sono uno che guarda la TV, e questa ondata di affetto mi ha sorpreso e commosso. Fabrizio ha certamente lasciato qualcosa a tanta gente. Quando Padre Putino ripeteva che noi avremmo avuto le carte in regola per far parte della élite del Paese, mi veniva da ridere, ed invece era vero. Visto in questa prospettiva, persino “Lo Sporcaccione Anticonformista” era un modo molto conformista e superficiale di far vedere che avevamo la smania di esserci, non importa come. Se è vero ciò che dicono di lui (e perché mai dovrebbero mentire?) Fabrizio Frizzi era una persona per bene, un uomo simpatico, un credente non fondamentalista né bacchettone, dotato di una allegria naturale ed eterna. Alla fine, non tutto ciò che vivemmo in quegli anni era merda, alla fine aveva tutto un suo perché. Ed in questo momento, ci tengo a sottolinearlo, dobbiamo ringraziare soprattutto un’altra persona, che famosa non è stata mai, che non c’è più da diversi anni, ma che ha cambiato molte vite, certamente la mia, in meglio. Silvano Stipcevich. Tamente sai.

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