– Prima volta al Kollatino Underground. Di scena “Tourists” di Giulia D’Angiolini, Lorenzo Giansante ed altri. Sulla rappresentazione: debolissima, teatro minimalissimo, cercando probabilmente di mimare l’atmosfera di un fumetto senza testo, tantissima corsa fra tre personaggi che ripetono pochissime banalità ma a lungo ed ossessivamente, la TV che riprende gli attori come si faceva in Germania 30 anni fa, musica spartanamente debole, poi di colpo uno spaccato su Lampedusa, per giunta danneggiato dal fatto che la tecnica è andata in tilt e non si sentiva nulla. Si vede, purtroppo, che molti fanno teatro volendo essere alternativi ma senza aver compreso il contrario dell’alternativo, quindi non riuscendo a produrre crepe in un codice che non conoscono appieno. Pubblico numerosissimo e molto gentile, un’atmosfera che non vedevo da anni, così abituato al fighettume para-bio-birkenstock delle Sophiensälen a Berlino o della Gessnerallée a Zurigo. Il Teatro è bellissimo, una struttura fantastica, un palazzo occupato da dieci anni di cui è stata riconvertita la palestra con locali annessi, una cura voluttuosa e dolce dei dettagli, una percezione veramente accogliente degli spazi, meduse volanti che mandano luce, il collettivo dà un’impressione di grande efficienza ed al contempo di semplicità, sarò felice se ci faranno lavorare lì a gennaio, dato che per giunta il pubblico è veramente quello giusto! Poi oggi grande lavoro a Genzano con Claudio Di Loreto e Suor Clodovea da Prosopopea, che ringrazio con deferenza. Credo che lunedì sera a cena stupiremo tutti, sono davvero emozionato! Grazie Cri, Emanuela e Fabio, senza di voi sarei anch’io ad elemosinare monetine con la chitarrina di fronte al supermercato Trony di Ponte Milvio, come un romano su tre e tre burini su cinque…

Lascia un commento