Il Ministro Toninelli dice una sciocchezza, lo colgono in flagrante, e lui fa finta che la sua sciocchezza abbia un senso. Ancora offeso del fatto che TeleDimaio non abbia stanziato i soldi per costruire il traforo del Brennero, quando c’è stata una giornataccia sulla A22 è esploso e ne ha chiesto la nazionalizzazione, per poi scoprire che l’autostrada appartiene per oltre l’85% allo Stato, e scoprire che la gestione di quell’autostrada sia un assoluto modello a livello auropeo. Spero che gli tolgano il microfono dalle mani. Se gli scappa un gesto di rabbia melodrammatico, c’è il rischio che pretenda l’esecuzione capitale di qualcuno, che improvvisamente anche i dischi volanti, le scie chimiche e il grano saraceno divengano una realtà spaventosa incombente. Ha ragione Brunetta, e Dio solo sa quanto io soffra a dire questo: in dieci mesi il governo ha portato il Paese ad un disastro, per riparare il quale ci vorranno anni e anni. Troppo tardi, è già troppo tardi. E la gente, più le cose vanno male, più li difende, come una terribile divinità pagana cui sacrificare i propri figli, con uno dei provvedimenti suicidi già presi: decreto dignità, decreto sicurezza, quota 100, sussidio di disoccupazione, ed ora chiusura domenicale dei supermercati. Mancano ancora le sevizie per chiunque aumenti il fatturato, crei pace, sia solidale, faccia il bene del Paese. Che possa morire.

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