Da mesi, ogni giorno, leggo i quotidiani britannici e cerco di capire il loro “vero” punto di vista sulla Brexit. C’è un solo punto sul quale tutti sono d’accordo: è stata una sciocchezza tremenda, un errore storico quasi irrimediabile, il risultato di una paura mistificante, che ha convinto una parte importante dei conservatori a votare contro la UE perché non vogliono più asiatici ed africani da integrare, ed una parte imponente dei laburisti a votare contro per le ragioni (sacrosante) di ingiustizia sociale inflitte da Bruxelles ai Paesi membri – e quindi non all’Italia, come si fa finta di credere da noi. Da quando Jeremy Corbyn ha dichiarato che i laburisti, oggi, voterebbero compatti contro la Brexit, e tra i conservatori sempre più voci si sono levate per bloccare la procedura di distacco, ed alla fine il Primo Ministro Theresa May si è ostinatamente rifiutata di dire cosa voterebbe lei, se ci fosse un secondo referendum (https://www.telegraph.co.uk/news/2017/10/10/theresa-may-refuses-say-would-vote-leave-brexit-referendum-held/), si comincia a credere che i favorevoli alla Brexit, oggi, non raggiungano il 30% dei votanti. Da molte parti ci si batte per ripetere il referendum, ma ci sono dei motivi per non farlo. Stephen Bush, uno dei più brillanti commentatori politici, ricorda che il vero trauma fu quello di famiglie spaccate su una decisione solo emotiva, senza nessuna idea di pragmatismo, e di strascichi di odio che si sono succeduti (https://www.newstatesman.com/politics/staggers/2018/01/what-would-happen-if-there-was-second-eu-referendum), quando la popolazione si è accorta del fatto che a sterlina andasse male, che “i negri” sono sempre qui (vengono a causa del Commonwealth, non dell’Unione Europea), mentre rischiano di sparire stranieri popolari e richiesti come tedeschi, olandesi, italiani e spagnoli. Bush crede che la prima data possibile per un nuovo referendum sarebbe nel 2024, e che la signora May stia buttando il pallone in tribuna, cercando di far passare il tempo senza che si arrivi ad una conclusione della procedura di uscita. Nel frattempo, infatti, i suoi colleghi di partito preparano documenti per il governo, dipingendo gli scenari per ciò che accadrà il 29 marzo 2019, quando la Brexit dovrebbe essere realtà, specie alla luce del fatto che i negoziati per l’uscita vanno peggio che a rilento e che, quasi sicuramente, la Brexit non verrà accompagnata da misure coordinate che, nelle speranze della signora May, dovrebbero portare solo ad una “finta” uscita, mentre Bruxelles tratta con la scure, bramosa non tanto di vendetta, quanto della voglia di spartire i vantaggi che erano stati dati, nei decenni, ai britannici, perché rimanessero con noi. Se il 29 marzo non ci saranno nuovi trattati, ritengono i professori dei conservatori, ci potrebbe essere un disastro economico di proporzioni bibliche: il blocco delle dogane a Dover, niente benzina e cibo per settimane, oppure a prezzi proibitivi, una recessione non affrontabile, un crollo della piazza finanziaria, ma anche del welfare (https://www.mirror.co.uk/news/politics/mad-max-brexit-officials-tell-12640465). Da noi, naturalmente, questo non viene detto. La maggior parte della gente crede che la Brexit sia stata una grande vittoria del popolo britannico e che tutti ne siano felici e contenti. Pazzia pura. Ma questo non cambia i dati del problema: l’Unione Europea, così come è oggi, è una trappola, e va profondamente riformata, facendo una cosa fondamentale: cacciando i lobbysti, proibendo certe trattative che, nei parlamenti nazionali, verrebbero considerati (giustamente) criminali. Non ha senso battersi per l’integrazione, e poi accettare supinamente la fusione tra Bayer e Monsanto, facendo credere la bugia che i tedeschi, per “soli” 63 miliardi, comprerebbero un’azienda grande dieci volte la loro. Siamo in presenza di un tentativo (riuscito) di una multinazionale americana di divenire europea, con delle conseguenze mostruose, che qui non ho tempo di spiegare. Vi scongiuro, smettete di pensare con il colon. Smettete di credere alla propaganda nazionalista, che è bugia pura. Avete visto cosa succede a Gioia Tauro? La Ndrangheta ammazza gli africani, perché sono persone per bene, che lavorano duro, e pretendono più di 3 Euro al giorno pe lavorare 8 ore nei campi. Avete visto Matteo Salvini a Pozzallo? Il sindaco (PD) della cittadina si è detto estasiato, visto che il nuovo Ministro degli Interni ha detto che continuerà esattamente la politica di Minniti, e che di più sia impossibile farlo. Porca zozza, ma ci voleva tanto a capirlo?

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