Il Gruppo Consiliare del Movimento Cinque Stelle al Comune di Roma, comprensivo della Sindaca Virginia Raggi e del suo fido Daniele Frongia, ha votato all’unanimità una mozione che prolunga le licenze delle quasi 12mila bancarelle e camion bar che infestano da sempre Roma – e la maggior parte delle quali è controllata dal Clan mafioso dei Tredicine. Un Clan vicinissimo al M5S, tant’è che l’On. Di Maio si è fatto fotografare con Dino Tredicine, uno dei capiclan di questa violenta banda di criminali. I Griillini spiegano: non tutti i commercianti sono gente dei Tredicine, non possiamo punire tutti, solo perché alcuni sono marci. Certo, verissimo. Ciò che non dicono è che una quota importante di questi venditori faccia parte di Clan mafiosi, camorristici e quant’altro, con cui i Tredicine hanno un accordo di spartizione del territorio. I Grillini, insomma, non parteggiano per nessun Clan particolare, sono amici di tutti. La cosa è di una gravità colossale, e mi stupisce non poco, peraltro accompagnata ad altre due notizie. La prima: Raffaele Marra resterà al suo posto, è riuscito a mettere in scacco persino Beppe Grillo, che lo avrebbe volentieri sparato su Marte. La seconda: la Giunta – nella sua operazione politica tesa ad impedire la privatizzazione dell’ATAC, è riuscita ad ottenere la liquidazione della controllata che guidava la progettazione delle nuove linee della metropolitana. Marra è uno di tre fratelli, tutti e tre con un passato scomodo in Guardia di Finanza. Renato è passato ai Vigili Urbani di Roma, dove ha fatto carriera con Alemanno ed ora è in corsa per divenirne il capo. Catello è finito in un’inchiesta per corruzione e si è trasferito a Malta, dove ha fatto carriera in un’organizzazione internazionale di lobbysti. Raffaele, invece, è uno che prima Storace, poi la Polverini ed infine Alemanno hanno accompagnato in una carriera fulminante nella Pubblica Amministrazione. Tralascio tutte le cose “grigie” che gli vengono attribuite, mi limito a dire che sia talmente potente da potersi imporre anche contro il parere esplicito di Beppe Grillo. Il fatto che resterà dove è, che la rotazione promessa dai Grillini in campagna elettorale non ci sarà, che i suoi legami coi fascisti legati alla Giunta Alemanno sono sempre più forti. Con il colpo di mano di ieri, si è capito finalmente che chi comanda in Campidoglio è lui, Marra, capace di dare ordini a tutti e dettare la linea. Una linea di continuità con quella seguita da Storace, Polverini ed Alemanno. Una linea legata strettamente al crimine organizzato ed alla profonda corruzione dei dipendenti pubblici e dei politici che li rappresentano. Quanto alla privatizzazione dell’ATAC, non capisco ancora a che gioco stiano giocando Marra ed i suoi delfini Raggi e Frongia. Sanno benissimo che, se ATAC venisse privatizzata, almeno la metà dei dipendenti perderebbe il posto. Sanno benissimo che i bus e le metropolitane inghiottono miliardi a causa della cattiva condizione delle vetture, delle infrastrutture, delle strade. Ma i Grillini hanno fermato tutti i progetti di riparazione delle strade – e straparlano di funivie, come se qui fossimo tutti scemi, invece di rimettere a posto le cose che già ci sono. Liquidare Metropolitane SpA è una cosa a mio parere giusta, ma che crea nell’immediato un aumento significativo dei debiti. Raggi ha annunciato in estate di aver trovato 18 milioni subito ed altri nei mesi a venire. Aspettiamo ancora i primi 18 milioni, che lei sostenne fossero stati versati, mentendo. Insomma: Marra ed i suoi delfini stanno definitivamente mettendo in ginocchio ATAC, e lo stanno facendo con una pignoleria ed una precisione sconosciute nel Grillismo classico. Ma non sappiamo perché. In poche ore tre decisioni sconvolgenti: sì al patto di amicizia con il crimine organizzato; sì al sistema corruttivo denominato Mafia Capitale ed al suo rafforzamento strutturale; sì allo smantellamento dell’ATAC (cosa santa), ma mantenendo il pregiudizio della non privatizzabilità dell’impresa – come se volessero portarla al fallimento per poi far uscire un coniglio dal cappello: una nuova società di cui non ci hanno detto nulla, e che a questo punto mi fa più paura di tutte le cretinate che hanno detto e fatto finora. Ma se da oggi in poi un Grillino mi dirà “onestà”, gli proporrò il numero di uno psichiatra. Il M5S sta superando persino il PD nella corsa alla corruzione ed all’autocostituzione in Casta.

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