Quel vecchio bofonchione di Corrado Augias, eletto ad autorevole tuttologo, si è permesso di dire che la povera bambina violentata e gettata dal balcone da un mostro fosse indirettamente colpevole (se non lei la mamma) perché aveva atteggiamenti troppo adescanti. Nicola Iannello ha commentato con sconcerto che siamo nuovamente all’idea che le ragazze con la minigonna meritino di essere stuprate. Sara Buzzurro ha aperto un dibattito nel quale si leggo cose incredibili. Di solito non commento fatti di cronaca nera, perché non sono sistemici, ma tragedie individuali che vanno rispettate in quanto tali. Ma qui siamo arrivati al punto in cui la “cosiddetta” pubblica informazione arriva a creare pressione sui parenti delle vittime incoraggiandoli ad usare queste tragedie per divenire essi stessi eroi per una notte del carosello mediatico – una cosa demoniaca. La televisione in Italia amplifica oramai soltanto storie simili a questa, e del tutto scollegate dal contesto. Di ciò che accade veramente ed influenza la vita di tutti non si sa nulla. Per giunta, persone come Corrado Augias vengono investite di una presunta autorevolezza e sparano i loro giudizi (estetici) su qualunque argomento – e gli italiani litigano, perché sul calcio e gli omicidi barbari ognuno si sente in diritto di dire la propria. Credo sia oramai inutile dire che il primo progetto di manipolazione delle masse di questo tipo fosse “L’Occhio” del Piduista Maurizio Costanzo. Che poi Rita Dalla Chiesa e la moglie di Costanzo abbiano fatto fortuna con dei format che hanno proprio questo messaggio al centro: stuzzicare il voyeurismo bigotto, sanguinario ed arrapato dell’italiano medio e mediocre. L’autorevolezza di Augias, in questa intervista, è quella che Fabrizio De André avrebbe deifinito sentirsi come Gesù nel Tempio perché non si può più dare il cattivo esempio. Dire che ciò mi fa orrore non è altro che ribadire che Nicola Iannello e Sara Buzzurro abbiano ragione, ma io andrei un metro più avanti. Vedere che ci si scanna sui boccoli di una povera bambina sconciata ed uccisa da un pazzo criminale, mentre ne accade di ogni, vuol dire che il principio base del Piduismo e del Grillismo hanno travolto definitivamente la cultura e la società italiana – no alla complessità, sì alla delega non solo delle soluzioni, ma della comprensione dei problemi – no alla morale, sì al moralismo – no alla responsabilità di ogni cittadino, sì all’autoritarismo confuso con l’autorevolezza. Tragedie come quelle di questa bambina ce ne sono sempre state, perché l’essere umano è capace di ogni bruttura. Ma una società che, invece di togliere di torno per sempre il mostro ed evitare di amplificare questi fatti a dismisura, peraltro giustificando in parte il mostro, mostra questo bavoso sussiego nello scatenarsi così, non è più un consesso umano, ma un’orda di cannibali decerebrati.

Lascia un commento