11 maggio 2015

Uno tra i mille modi di dividere la propria vita in periodi: 1) L’età imbecille – in cui cerchi di sviluppare la capacità di avere sempre l’ultima parola; 2) L’età della speranza – in cui ti rendi conto che sia una sciocchezza e cerchi di capire VERAMENTE

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10 maggio 2015

Pochi millimetri sotto questo post troverete un articolo che parla di una conferenza tenuta da Tullio De Mauro, che è il padre della sociolinguistica italiana, l’uomo che, insieme a Gaetano Berruto, ci ha restituito la consapevolezza di ciò che sia in realtà la lingua (le lingue) che

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9 maggio 2015

Sono stato al Teatro della Visitazione, a Casal Bruciato, a vedere la première di “Hyde” con Fabrizio Bordignon e Carlotta Piraino, e ne scrivo per dirvi perché ho fatto bene ad andarci e, quindi, perché dovreste andarci anche voi. Ci sono andato, del resto, con Mersia, Stanislao

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7 maggio 2015

Nelle ultime settimane quattro persone che conosco, appartenenti a diversissimi giri di conoscenze, mi hanno detto la stessa cosa: gli italiani che vanno a vivere all’estero sono dei vigliacchi. Dovrebbero restare qui e battersi per un’Italia migliore, invece di accettare la sconfitta dell’emigrazione. Prima considerazione: il fatto

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6 maggio 2015

Il prato verde in cui sbocciano speranze – come recita la canzone di Franco Migliacci portata al successo da Gianni Morandi nel 67 – è l’immensa prateria degli affetti. Non se ne vede la fine, ed a volte si fa fatica a distinguere chi si muova al

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5 maggio 2015

Un bellissimo e condivisibile scritto di Flavio Pasotti sul 25 aprile: “Non c’erano partigiani nella mia famiglia. Zona di reclutamento alpino, lo zio Fausto non lo conobbi perché morì in Grecia mentre lo zio Attilio fu tra i feriti sulle montagne di Albania. Lo zio Vincenzo tornò

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4 maggio 2015

La crisi della Grecia riempie nuovamente le pagine dei giornali, e si affolla l’etere di coloro che si arrabbiano con i nostri vicini… Nelle conversazioni private, uno dei miei post sulla fine del capitalismo è stato molto criticato, e su un punto con ragione. La base del

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3 maggio 2015

Vado spesso a teatro. Non posseggo una TV e il cinema o mi stranisce per la violenza, o m’immalinconisce per la sua veridicità, o mi addormenta come una telecronaca di Formula Uno. Il Teatro, specie quello off, mi regala la sensazione di essere alla base della pulsazione

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2 maggio 2015

Ho letto molti post infuriati di amici milanesi, che da ore vedono la loro città messa a ferro e fuoco dagli indemoniati dei cosiddetti “antagonisti”. Mi rendo conto che non abbiano l’esperienza in proposito che negli ultimi anni abbiamo fatto noi a Roma e capisco che molti

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