Paolo Fusi, 53 anni, romano. Giornalista investigativo per decenni tra la Svizzera, il Regno Unito e la Germania, faceva parte di coloro che seguirono Mani Pulite, scrivendo su oltre 20 testate internazionali, fra cui il “Sunday Times” di Londra, la “Frankfurter Allgemeine” di Francoforte, “Vslux” di Mosca, il “Tages Anzeiger” di Zurigo, ed in Italia soprattutto il settimanale “Avvenimenti”. Dopo l’11 settembre ed il libro “Il Cassiere di Saddam”, che spiegava le relazioni industriale e finanziarie fra la Svizzera, gli Stati Uniti ed i dittatori di mezzo mondo, ha lasciato il giornalismo per dedicarsi all’attivitá di consulente per le ONG e le aziende di due diligence. Negli anni ’90 con la sua band &scap& ha ottenuto un discreto successo in Germania ed in Svizzera, ma è poi a partire dal 2004, dapprima con lo spettacolo di Teatro Canzone “Feldwebel Pfeffer’s Einsame Hartz IV Band” e poi con gli Osama Sisters e con i suoi libri di racconti, che ha raggiunto la notorietà, specie nella ex Germania dell’Est.