La cacciata dall’Eden
“Summer of ’69” (Bryan Adams) – 1984
La fine dell’Estate Infinita giunse come un vero e proprio choc. Il colpo decisivo venne inferto dallo scandalo Watergate: venne dimostrato che il Presidente Nixon, eletto non senza sospetti di broglio dalle fila del Partito Repubblicano, avesse messo delle microspie nel quartier generale del Partito Democratico allo scopo di sapere in anticipo le mosse elettorali di quel partito e di carpire segreti scomodi relativi alla gestione politica e finanziaria della campagna elettorale. Lo scandalo Watergate portò Nixon a doversi dimettere e fu un colpo terribile per l’America più patriottica, che credeva ingenuamente che colui che era stato eletto Presidente fosse come per magia l’esponente del senso dello Stato, dell’onestà, della cavalleria – questo nonostante già Mark Twain, un secolo prima, avesse descritto come Washington fosse la capitale mondiale della corruttela e dell’intrigo. Nello stesso momenti terminò, sempre in un colpo, il boom economico, l’era in cui, specie negli Stati Uniti, i soldi non erano un problema per nessuno, chiunque poteva con poco sforzo mettere insieme abbastanza per poter vivere. Per questo motivo, per tutti, il Watergate divenne il simbolo della fine della vita nei Giardini dell’Eden, e la cacciata dal Paradiso. In mille canzoni, anche se si tratta di una differenza di pochissimi anni, si divide tra prima e dopo, come in questa ballata canadese, che è divenuto il simbolo della fine dell’Estate spensierata e l’inizio di un autunno cupo, minaccioso e tristissimo.
“Summer of ’69”
I got my first real six-string, bought it at the five-and-dime
Played it ‘til my fingers bled, it was the summer of ’69
Me and some guys from school, had a band and we tried real hard.
Jimmy quit, Jody got married, I should’ve known we’d never get far
Oh, when I look back now that summer seemed to last forever
And if I had the choice, yeah, I’d always wanna be there
Those were the best days of my life
Ain’t no use in complainin’ when you’ve got a job to do
Spent my evenings down at the drive-in and that’s when I met you, yeah
Standin’ on your mama’s porch you told me that you’d wait forever
Oh, and when you held my hand I knew that it was now or never
Those were the best days of my life
Oh, yeah, back in the summer of ’69, oh.
Man we were killin’ time, we were young and restless
We needed to unwind, I guess nothing can last forever, forever, no! yeah!
And now the times are changin’, look at everything that’s come and gone
Sometimes when I play that old six-string, I think about you, wonder what went wrong
Standin’ on your mama’s porch you told me that you’d wait forever
Oh, and when you held my hand I knew that it was now or never
Those were the best days of my life
Oh, yeah. back in the summer of ’69, oh.
(Bryan Adams, Jim Vallance)