La fine del pacifismo
“Sunday Bloody Sunday” (U2) – 1982
Sono trascorsi dieci anni da “quella maledetta domenica”: il 30 gennaio 1972, l’esercito inglese apre il fuoco a Derry nel Nord dell’Irlanda. Lo apre sulla folla, sui civili riuniti in una manifestazione pacifica uccidendo 14 persone e ferendo centinaia di persone disarmate. Questa domenica di sangue resterà nel cuore e nella mente del piccolo Bono Vox (Paul David Hewson), che all’epoca aveva solo 11 anni, ma questo non vuol dire che non fosse in grado di capire la violenza. “Dimmi, chi ha vinto? Per quanto dovremmo ancora cantare questa canzone, per quanto?” prima di essere considerati, ascoltati, prima che i cosiddetti poteri forti aprano gli occhi? Più che una canzone è un inno contro la guerra, contro le ingiustizie, le disparità sociali, per la vita e con la vita, una bandiera per la convivenza, la tolleranza, la crescita reciproca nelle differenze. Il testo è semplice, come ogni testo che parla al cuore: potrebbe averlo scritto lo stesso autore all’età in cui ha vissuto i tragici eventi che insanguinarono l’Irlanda nel nome della religione. Questo è l’urlo dei cittadini inermi e sconvolti dalla cattiveria e dalla devastazione umana. L’urlo di Bono è ancora più incredulo, lui, figlio di un padre cattolico e di una madre protestante, cresciuto in una casa in cui la normalità è amare anche chi la pensa o crede diversamente. La musica può veicolare oggi messaggi di pace, di speranza, di cambiamento: la musica interpreta e si fa portavoce di un mondo diverso, migliore, dove il confronto e le diversità religiose, sociali, culturali sono l’arricchimento che conduce a un futuro dove le barriere sono assenti. A 40 anni di distanza da quei drammatici scontri e a 30 circa dalla pubblicazione di “Sunday Bloody Sunday”, il messaggio degli U2 è ancora drammaticamente attuale in tutto il mondo e ci impone riflessioni figlie di un nuovo modo di vivere, perché “la vera battaglia è appena cominciata…”
“Sunday Bloody Sunday”
I can’t believe the news today
I can’t close my eyes and make it go away.
How long, how long must we sing this song?
How long, how long?
‘Cos tonight we can be as one, tonight.
Broken bottles under children’s feet
Bodies strewn across the dead-end street.
But I won’t heed the battle call
It puts my back up, puts my back up against the wall.
Sunday, bloody Sunday. Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday. Sunday, bloody Sunday. Oh, let’s go.
And the battle’s just begun
There’s many lost, but tell me who has won?
The trenches dug within our hearts
And mothers, children, brothers, sisters torn apart.
Sunday, bloody Sunday. Sunday, bloody Sunday.
How long, how long must we sing this song?
How long, how long?
‘Cos tonight we can be as one, tonight.
Sunday, bloody Sunday. Sunday, bloody Sunday.
Wipe the tears from your eyes, wipe your tears away.
I’ll wipe your tears away, I’ll wipe your tears away.
I’ll wipe your bloodshot eyes.
Sunday, bloody Sunday. Sunday, bloody Sunday.
And it’s true we are immune, when fact is fiction and TV reality.
And today the millions cry we eat and drink while tomorrow they die.
The real battle just begun
To claim the victory Jesus won, On…
Sunday, bloody Sunday, Sunday, bloody Sunday..
(Paul Hewson “Bono”, David Howell Evans “The Edge”, Adam Clayton, Larry Mullen jr.)