La fine della storia
“Come foglie d’autunno” (Paolo Fusi & The Osama Sisters) – 2016
Nel libro sull’Estate Infinita, nella parte finale, scrissi che la prima cosa di cui ci accorgemmo, quando quell’estate scolorò in autunno, e di come fossimo rimasti soli. Ebbene, tutto l’autunno è stato pervaso da questa stupefatta solitudine, dalla ricerca disperata di un appiglio, di una battaglia morale (ora che era possibile farne su scala globale), di un sogno da condividere – invece di una moda. La disillusione che è stata poi alla base del lungo ed interminabile inverno nel quale viviamo oggi.
“Come foglie d’autunno”
Quando un giorno avrai scoperto che non sai più cosa sei
Che avrai perso l’innocenza e non la ritroverai
Che le cose che credevi che non potessero cambiare
Han tradito ogni promessa che non potrà più ritornare
Noi ci incontreremo ancora, forse non mi saluterai
Fingeremo di essere altro e di esser grandi ormai
E guardandomi negli occhi, neanche ti ricorderai – allora e per sempre
Come foglia d’autunno, tu cadere mi vedrai
La domenica sei solo, niente messa, stadio, piazza
Niente chiacchiere e scopone, ma in casa avanti alla TV
Ora non ci andresti mai ad una manifestazione
Perché sai che non serve a niente e che ormai tutto è una finzione
Noi ce lo diremo chiaro, non abbiamo capito niente
Fingeremo di esser vecchi e con un cinismo avvilente
E guardando i nostri figli, non sapremo più che fare – allora e per sempre
Come foglia d’autunno, in mano mi sbriciolerai
E guidando dentro l’alba, con gli occhi gonfi e stanchi
Penseremo a tutto questo, all’amore andato a male
All’entusiasmo ormai esausto, alla paura di morire
All’aver capito che la vita ci è scivolata accanto come una carezza
Di cui ci siamo accorti troppo tardi, davvero troppo tardi
Non sapremo più nemmeno se i ricordi sono i nostri
Se l’estate sia finita senza esser mai iniziata – allora e per sempre
Come foglia d’autunno, tu mi calpesterai
Come foglia d’autunno, mi dimenticherai
(Paolo Fusi)