Vengo tirato per i capelli a commentare la nuova proposta di decreto per opporsi all’apologia del fascismo. E comincio a dire subito che è una cretinata voluta, che serve a distogliere l’attenzione dall’entrata in vigore del CETI (che è illegale ed anticostituzionale), dalle polemiche sullo jus soli, che era anche una manovra diversiva ma è sfuggita di mano a chi l’aveva lanciata, dal voto per salvare le banche fallite dei Leghisti al Nord e del PD al Centro, dal tentativo del governo di svendere ciò che resta dell’industria italiana (e su Leonardo – Finmeccanica proprio in queste settimane si gioca una partita decisiva). Ma qui non ci si accontenta di questo, bisogna spiegare perché sia una cretinata. La legge deve punire i fatti, non le parole. Se io mi catapulto per strada con una spranga e picchio stranieri e capelloni, vado punito per questo, non per apologia del fascismo. Vado punito se minaccio una persona o un gruppo di persone, non vado punito se mi costruisco un altarino. Stabilire cosa sia accettabile e cosa non lo sia è facile, ed è già legge. Posso idolatrare Bob Marley, Che Guevara, Rocco Siffredi, Francesco Totti, una setta satanica, Beppe Grillo, Jeeg Robot d’Acciaio, Vasco Rossi, Matteo Salvini, Benito Mussolini, Lucifero, Padre Pio, il Gabibbo, una foto nuda di Eleonora Giorgi da giovane, persino Rin Tin Tin ed il capo dei Klingoni. In nome di questa apostasia NON POSSO minacciare in alcun modo chicchessia, la sua libertà, la sua persona, la sua dignità. Punto. Tutto ciò è già legge. Ora non venitemi con la polemica sulle leggi del secondo dopoguerra! Il 22 giugno del 1946 Palmiro Togliatti (PCI), Ministro della Giustizia, emanò un decreto che condonava i reati comuni e politici, compresi quelli di collaborazionismo con il nemico e reati annessi, compreso il concorso in omicidio. Il perché era ovvio. Nel 1946 (e per 25 anni ancora) la totalità degli ufficiali delle forze di Polizia e tutti i magistrati, erano fascisti. Il Codice Penale in vigore (lo è ancora oggi, anche se edulcorato) era quello scritto da Alfredo Rocco ed entrato in vigore con un decreto fascista del 26 ottobre 1930. Nel 1946 c’era ancora la monarchia, e c’erano ovunque partigiani armati fino ai denti. Sapete cosa sarebbe successo se Togliatti non avesse scritto quel decreto? Che i Tribunali avrebbero punito i comunisti e salvato i fascisti (approssimo volutamente). Dopodiché TUTTI i partiti si misero d’accordo per falsificare i risultati del referendum su Monarchia e Repubblica. Era necessario, venne fatto. Ma restava un problema fondamentale da risolvere. Che fare dei milioni di fascisti in circolazione? La Democrazia Cristiana, d’accordo con il PCI, offrì loro una nuova casa, dopodiché, con la legge del 20 giugno 1952, detta legge Scelba, venne introdotto il reato di apologia del fascismo, che non ha mai impedito al MSI di far parte dell’arco costituzionale e di pesare politicamente in seno al Parlamento democraticamente eletto. Quella legge venne promulgata, dopo la “legge truffa” che introduceva il maggioritario (legge firmata anch’essa da Scelba, votata il 31 marzo del 1953), perché si prevedeva che, durante o dopo le elezioni del 1953, socialisti e comunisti avrebbero preso in mano le armi ed avrebbero cercato di rovesciare il governo, se la DC avesse ottenuto – a causa della nuova legge – la maggioranza in Parlamento pur non avendo alle spalle la maggioranza degli elettori. Cosa che non accadde. La DC non prese il premio di maggioranza e le sinistre non scatenarono la guerra civile. Ed i fascisti divennero una corrente democristiana, per sempre, con gruppetti di esagitati che, di volta in volta, hanno cercato o di organizzare un colpo di Stato, o di organizzare gruppi di facinorosi violenti e selvaggi (come Casa Pound). Tutta questa polemica, oggi, è fuffa. La magistratura è profondamente cambiata. La nascita del SIULP ha profondamente cambiato la Polizia. Oggi la divisione vera non è tra destra o sinistra (sno solo sigle che servono a spartirsi i posti di potere), ma tra chi aderisce allo Stato e lo difende con onestà e professionalità, e chi invece è un quaqquaraqquà. Una specie di cui l’Italia è strapiena, altro che fascisti. E non venitemi a paragonare fascismo e comunismo! Il fascismo è stato realizzato da chi lo teorizzava. Il bolscevismo, salito al potere in Russia, ha trucidato tutti i veri comunisti. Quanto a definire comunismo ciò che c’era in Cina prima o in Corea del Nord ora, solo un ignorante totale può pensarlo. Quei Paesi non hanno NULLA della teoria economia marxista, NULLA della teoria politica, sono solo dei regimi tirannici. I regimi tirannici sono facili a identificarsi: quelli in cui una minoranza, grazie al controllo militare, poliziesco, alla violenza ed all’intimidazione, governa senza una legittimazione democratica. Oggi non mi fa paura il fascismo di Benito Mussolini, che ammise di aver sbagliato tutto già con la frase “governare gli italiani non è impossibile, è inutile”. Oggi mi fa paura questa dittatura oscura e totalizzante del Grande Fratello, mi fa paura la mancanza di alternativa e di prospettive. E se un bambino, o un coglione, per anestetizzare questa paura si mette il fascio littorio come coperta del letto o appiccica un manifesto di Che Guevara in cucina, mio Dio, ma chi se ne frega. Possibile mai che dobbiamo sempre essere noi, per primi, a prenderci per il culo in nome e per conto del potere?

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