Ed ecco alcune nuove sorprese. Paolo Savona, dopo essersi contraddetto a ritmi mensili da otto mesi ed aver sbagliato tutte le previsioni, dovrebbe diventare capo della Consob, ovvero dell’autorità di controllo della borsa e delle banche. Quanto al Sussidio di Disoccupazione, il canale di televendite TeleDimaio annuncia che ci sarà una partecipata dello Stato guidata da Mimmo Parisi che gestirà la divisione dei pani e dei pesci, sufficienti per 200mila poveri, tra 5 milioni di affamati. Questo signore, che è professionista serio e stimato, è il proprietario di un brevetto che organizza i dati di disoccupati e posti di lavoro ed aiuta a trovare ordine nel caos. Davvero un’ottima idea. Peccato che ci sia un conflitto di interesse insanabile, ma al M5S, che sta lentamente superando il vecchio Partito Socialista per numero di inquisiti (ultime chicche: l’uomo di Casaleggio posto al fianco della sindaca di Torino la stava ricattando, falsificava documenti e ne faceva di tutti i colori, il movimento lo perdona; la sottosegretaria all’economia Castelli, un’ignorante tale da aver costretto Tria a non darle nessuna delega, deve rispoondere in Tribunale delle offese sparse per il mondo affermando le sue bugie strampalate) un crimine in più o in meno non fà più differenza. TeleDimaio ora afferma che i soldi della TAV servono per realizzare opere infrastrutturali fondamentali. Ma come? ma se il mitico Ministro Toninelli ha bloccato TUTTE le riparazioni, le opere integrative o strutturali, ed is oldi che in passato erano previsti per le raiparazioni sono state dirottate sul Sussidio di Disoccupazione? La decisione sulla TAV avverrà dopo il voto di maggio, quindi per le infrastrutture (compreso il Ponte Morandi) bisognerà aspettare il 2020. Solo che, a causa della recessione e della politica suicida del governo, entro luglio bisognerà fare una manovra correttiva di almeno 30 miliardi – e cancellare il Sussidio di Disoccupazione, che tanto non sarà in grado di partire veramente se non dopo l’estate. Oppure credete a TeleDimaio ed al suo venditiore Giuseppe Conte: il 2019 sarà un anno bellissimo e tra pochi giorni ci sarà il boom economico, che Paolo Savona prevede intorno al 3%. Il cerchio si chiude. Anzi, il cappio. E la nostra testa dentro. Meno male che la maggioranza degli italiani è contenta di morire così…

Lascia un commento