– Di ritorno da Via della Conciliazione. Monsignor Fisichella: “Il laicismo deve essere creativo, non antireligioso. Al contrario deve costruire una morale che porta giocoforza alla religione, in un periodo di crisi delle vocazioni, ed è per questo che si batte da anni la mia teologia della frontiera”. Bersani: “Non c’è popolo senza morale, non c’è politica senza morale, ma la morale è ciò che il senso religioso ha costruito, ed in Italia questo significa la Chiesa cattolica. Il mio partito si rivolge a chi ha una morale ed una fede vista come dono ed impegno”. Totale: due che non contano nulla si scambiano la promessa di rendere comunicanti i vasi reciproci. Davanti a loro una platea di clerici, di esumati, di galoppini, due indignati semiaddormentati, tante segretarie di ciò che fu Olivetti ed oggi mi appare come uno scherzo triste. Se questa è la grande manovra attribuita a Bagnasco, ecco perché Roma oggi è stata travolta da un diluvio! Era Dio che non sapeva se vomitare più per le michiate del Nano o per quelle dei suoi avversari…

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