Retequattro. Mario Giordano. Quarta Repubblica. Ma-rio-Gior-da-no (!). La Signora Rutelli. Chiambretti. Mario Giordano… Un canale TV, nelle cui trasmissioni Sallusti è la sinistra illuminata, Sgarbi la calma ragionata. Berlusconi ha deciso che la TV nazista, oggi, garantisca ascolti migliori, quindi investe in un canale dedicato soltanto a gente che, avendo smesso di ragionare, vuole solo tre cose: a) la responsabilità è altrui; b) i diversi vanno eliminati fisicamente; c) i perdenti devono essere umiliati e uccisi. Ogni pretesto viene usato con un cinismo, un’abilità, una violenza che non avevo MAI visto prima. Ne dicono così tante che è impossibile rispondere punto su punto. E Mario Giordano, con il suo semplicismo razzista e manipolatorio, con la sua cattiveria atavica e brutale, con la sua arroganza giustificata solo dal fatto che gli abbiano messo un microfono in mano, è uno dei simboli della fine della civiltà. Ma si dicono liberali. Questo mi fa impazzire. Oggi, coloro che perseguono un’ideologia narcisista di infantilismo preterintenzionale, in cui la colpa è sempre dei più debole, in cui il liberismo (che viene confuso con l’idea liberale, perché l’ignoranza è abissale) diventa una macchietta dei manga giapponesi, dicono di sé stessi di essere liberali. Einaudi si rivolta nella tomba. i risultati sono agghiaccianti: il medico che vuole punire chi rimane incinta, a prescindere dal come; il politico che ragiona solo su come posizionarsi negli intrighi di palazzo, ed è capace di cambiare opinione anche solo settimanalmente; il poliziotto che, dopo aver menato a sangue centinaia di persone, se la prende con i dimostranti, che sarebbero tutti criminali; e i musulmani sono tutti assassini (non gli italiani, non l’essere umano a prescindere). Nessuna visione di società. Al contrario. Vogliono tutti un Grande Fratello che si assuma la responsabilità ed uccida chi non striscia. Non c’è alcuna differenza tra un Grillino invasato, uno che si definisce liberale e non sa nulla del liberalismo, uno che oggi è per le trivelle e domani il contrario, sperando di arrivare in Parlamento, non importa come, uno che si rifiuta di affrontare i fenomeni, ma pretende che qualcuno gli risolva (con violenza) gli effetti. Per questo, da alcuni anni, provo una repulsione fisica per i finti liberali, che sono nazisai come gli altri, ma pretendono di essere considerati altro. In una società in cui comanda l’estetica, comanda il nazismo, o il bolscevismo. Lo dice la storia. Ma voi, di storia, non ne sapete una beneamata cippa, e ne siete orgogliosi.

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