Settantamila persone piangevano. Certo, già stasera ognuno sarà tornato alla vita di sempre. Ma l’esistenza è fatta di momenti, specie quelli indimenticabili. Ed oggi ne abbiamo vissuto uno che non scorderemo mai più. Lui che corre davanti al pubblico, lui che piange abbracciato ai figli. Con Francesco scompare l’illusione, che lui ci aveva regalato, che la vita potesse non finire mai. Che ci fosse sempre un eterno ritorno. Con la voce rotta dalle lacrime ha ringraziato prima di tutto la sua famiglia. Non è uno stupido, non è solo. I settantamila e più sono persone su cui non potrà mai contare. Ma una compagna e tre figli sono altro. Buona fortuna, Francesco. Hai ragione, da domani diventi grande. L’unico Peter Pan della mia vita scompare. Ed ora piango anch’io, di commozione, con uno striscione davanti agli occhi: non siate tristi perché è finita, siate felici perché c’è stata. Certo. Dobbiamo essere adulti. Dobbiamo?

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