Un gruppo di Wessies (tedeschi dell’Ovest) in vacanza in Toscana. Non sanno che capisco. Ascoltandoli, mi sento gelare il sangue. Questa gente verrà travolta dalla crisi peggio di noi. Non sanno nulla, non capiscono nulla, credono alle favole, ed alla prima crisi andranno fuori di testa. Sono convinti che il successo attuale della Germania sia dovuto alla “supremazia tecnologica, economica ed umana dei tedeschi sui cinesi”, alla “preparazione e religiosità della classe politica che comanda a Berlino” e del fatto che “finalmente riscuotiamo i nostri crediti da nazioni che per decenni hanno vissuto alle nostre spalle come il Portogallo, la Spagna, l’Italia e la Grecia”. Vengono da noi “perché costa poco e non c’è nessuno in giro, gli italiani non sanno nulla del proprio Paese”, e su quest’ultima affermazione, purtroppo, devo dire che non hanno tutti i torti. Ma le loro conoscenze da depliant dell’Ente del Turismo sono buffissime, ed in fondo chi se ne frega, basta che paghino e tengano basso il volume della loro arrogante imbecillità. Secondo: su un’altra cosa sono uguali a noi. Sempre più persone che conosco hanno raggiunto una perfezione catestematica della superficialità e della pigrizia. Non ascoltano, ma usano qualunque frase per inserirla nel loro sistema psicotico: a) devo far vedere che un po’ ne so anch’io; b) devo millantare un’esperienza personale e quindi devo adeguare il mio atteggiamento a ciò che credo che io sarei se fossi; c) ho paura di non essere accettato, quindi sono viscido, bugiardo, affettato, servile; d) mi rendo conto che gli altri hanno opinioni, mentre io ho bisogni elementari ed impellenti, ma nessuna passione, nessuna competenza, nessuna opinione, e cerco di stabilire una conversazione su un piano nel quale tutti facciamo lo stesso e facciamo finta di credere alle palle altrui. Basta una domanda congrua per far crollare tutto, e nel mio ambito di conoscenze personali faccio attenzione a non domandare mai, mi limito a disprezzare queste persone, ad evitarle, a cercare di capire perché altre persone che stimo siano talmente fragili da avere bisogno di gusci vuoti come questi. E segretamente mi arrabbio, perché costoro non saranno mai cittadini, non li si potrà mai coinvolgere in nessun progetto, sono l’immondizia dello spirito dei tempi, tramite la quale è possibile distruggere la civiltà e costruire un nuovo medioevo, sapendo che questi gusci vuoti accetteranno qualunque cosa, perché schivano responsabilità, conoscenza, prospettiva, e basta loro avere un po’ di sesso, accompagnato ad una licenza al vittimismo mammone ed alla superficialità. Si accontentano e credono di doversi dire soddisfatti. Una signora brasiliana, che ha sposato un biondissimo “trainer comportamentale” di Colonia (un mitooooooo, dovrebbero mandarlo in TV a recitare sé stesso, la gente si piscerebbe sotto dalle risate!!!!!!), parla per un’ora di come salvare il Brasile e l’Italia partendo dai gerani fuori della porta e poi dipingendo nature morte nel tanto tempo libero che costei ha a disposizione. Lo dice persino: “Prima mio marito voleva sempre portarmi a letto. Ora per fortuna si è calmato, ed ho tanto tempo per pensare a come i politici dovrebbero cambiare il mondo”. Le ho chiesto se scrive lettere ai governanti, dice di no: “Tanto la gente per bene come noi non l’ascolta nessuno, la sera sono così stanca per i miei pensieri e le faccende di casa, che mettermi a scrivere una lettera sarebbe davvero troppo”. Considera il suo apporto al welfare del pianeta concluso: “Ho fatto tanto, sa? Ora, a 45 anni, è ora di dare spazio ai giovani e riposarmi”. Prima di sposarsi, in Brasile, di mestiere faceva la fidanzata bona. Una fatica. Allora, cosa dovrebbero fare gli italiani? “Lavorare tanto e in silenzio, come facciamo noi”. Urka. E poi? “Smettere di lamentarsi e scendere in piazza per i propri diritti, come facciamo da noi da quando esiste AfD” (un partito di destra estrema a cavallo tra il Grillismo sesquipedale ed il Nazismo da frustrazione). Osservo che AfD vuole scacciare gli stranieri dalla Germania: “Fanno bene”, Ma lei, signora, è brasiliana, stranierissima! “Certo, ed infatti voglio tornare a stare in Brasile, ma con il livello di vita che ho qui in Europa. Mio marito sa bene cosa mi aspetto da lui”. Questo miles gloriosus della razza e della competenza sociale spara un po’ di cazzate sulla cultura tedesca, che gli correggo con pignoleria, finché si innervosisce. Più lui si difende, più gli cito filosofi, esegeti, romanzieri, di cui lui non sa NULLA. Allora passa alla musica e mi parla di Sportfreunde Stiller come il grande gruppo filosofale. Cito a memoria dal primo album della band, non conosce la canzone. Telefono in sua presenza a Florian Weber, il batterista della band, e gli chiedo un particolare sul secondo album. Sono proprio stronzo. Allora il biondo integrale (faccia e capelli, lo stesso giallo) passa alla politica. Cito Bodo Ramelow, Astrid Rothe, altri che conosco personalmente, gli parlo degli studi di Michael Brie a Berlino e di Fred Schmid a Monaco. Lo distruggo. E concludo: “Ma vedo che lei capisce della Toscana più della Germania. Dovrebbe provare a viverci, in Germania. É un grande Paese, magari non bello come la Toscana, ma merita attenzione”. La moglie dice “Ma noi SIAMO in Germania!” Nuvola d’oro scuote i riccioli e la mette zitta. Ha capito. Batte in ritirata, odiandomi. Gli altri sono esterrefatti. Mi dicono “Voi Ossie siete impertinenti, ma il vostro socialismo è fallito” (tedeschi dell’est). “Sono di Roma, e disprezzo la socialdemocrazia quasi quanto la puzza dei piedi sudati non lavati. Non sono tedesco, ma amo il vostro Paese e soffro sapendo cosa vi aspetta nei prossimi dieci anni”. Va bene, sono un vanitoso narciso di merda, uno snob ed una papera che fa continuamente quaquaqua per stare al centro dell’attenzione. Ma esisto. Sono attaccabile, perché ho vere opinioni (magari sbagliate), sono voglioso di imparare e capire, Quando avevo 45 anni non volevo riposare, ma recuperare il tempo perduto. Voglio allargare la mia prospettiva, non vivere sulla difensiva, comprando oggetti costosi, offrendo servilismo, cene e viaggi alle donne che mi piacciono. Pagando un prezzo altissimo ho smesso di lanciare nel vuoto bugie per poi costringermi a lottare per renderle vere. Ma vi dico: con uno come me, ne sono certo, si può ricostruire uno straccio di società. Ci sono. Ma con chi fa dell’infantilismo e del vuoto interiore, legato al vittimismo preterintenzionale ed all’ignoranza stentorea ed orgogliosa una bandiera, si va a finire in una guerra di distruzione di massa. Con o senza i campioni mondiali del cazzonismo, come Trump, Kim Jong-un, il figlio di Osama Bin Laden, Di Maio & Di Battista, Teodoro Obiang, e chi più ne ha più ne metta.

Lascia un commento