– Fra breve, il 2 dicembre, ci sarà una nuova conferenza interministeriale sull’industria spaziale europea. L’Italia ci arriva forte dei successi di Vega, Avio Space ed altre aziende italiane, alcune delle quali a partecipazione statale diretta o indiretta (attraverso Finmeccanica). L’Agenzia Spaziale Italiana è uno dei concorrenti più formidabili dell’industria inglese, francese e tedesca, che ora stanno pensando a lanciare offerte per comprare le aziende italiane. Quindi per domani ci si attende la contromossa del governo Renzi. Ma se chiedete a Renzi ed al suo circolo di veline e tronisti eletti ministri, nessuno sa niente di questa conferenza, andranno lì e – come al solito – improvviseranno. Diranno che l’Italia è pronta a vendere subito. Incredibile ma vero. Le migliori aziende europee (le nostre) svendute per un piatto di lenticchie. Renzi spiega: non abbiamo più soldi per sostenerle. Questo perché lo Stato ha deciso di sostenere l’Agenzia Aerospaziale Europea (ESA) e non quella italiana. Una scelta suicida fatta da Mario Monti (che come tutti sappiamo fingeva di fare il presidente del consiglio ma in realtà lavorava per i clienti della Goldman Sachs), reiterata dal governo Letta ed ora accettata supinamente da questo circo di bambocci guidato da Matteo Renzi. Domani tutta l’Europa si farà grasse risate sull’imbecillità degli italiani. Francesi, tedeschi ed inglesi ringrazieranno Renzi, diranno che è il più bravo di tutti, lui gongolerà, la stampa italiana scriverà questo (perché della realtà dell’industria aerospaziale non frega nulla a nessuno, le parole con più di tre sillabe verranno comunque ben presto bandite dal vocabolario) e noi perderemo miliardi di entrate. In silenzio. Non so se essere più disperato o furioso. O magari mettermi a ridere. E intanto tutti a discutere delle minchiate sull’articolo 18….
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