– Quaranta anni fa, più o meno a quest’ora, gli aguzzini fascisti di Pinochet, armati e pagati dal governo degli Stati Uniti d’America su ordine di Richard Nixon ed Henry Kissinger, ammazzavano il presidente democraticamente eletto del Cile, Salvador Allende. Non contenti di questo, costoro, negli anni della dittatura, ammazzarono circa 70mila persone e ridussero in schiavitù un popolo intero per dare un segnale al Sudamerica: che nessuno provasse mai ad avere governi democratici e non allineati al giogo fascista americano. Quando venne eletto, nel 1970, Salvador Allende era il primo marxista mai eletto democraticamente alla guida di un Paese. Un giornalista americano andò ad intervistarlo e, invece di fargli delle domande, lo coprì di insulti. Allende, calmo, rispose: “Noi partiamo da diverse posizioni ideologiche. Per voi essere un comunista o un socialista significa essere totalitario, per me no… Al contrario, io credo che il socialismo liberi l’uomo”. Oggi gli Americani ricordano la strage delle Torri Gemelle a New York. Ne hanno tutto il diritto. Io, da antifascista, ricordo che i morti di New York non ci sarebbero mai stati senza la catena di odio, orrore, distruzione e morte con cui gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, la Cina e le altre grandi dittature hanno cercato di tenere sotto controllo il Pianeta. Io, da antifascista, ricordo che la caratteristica primaria del fascismo e del nazionalsocialismo sia quella di chiedere l’eliminazione dei diversi, degli obiettori, dei liberi, dei pacifisti, degli intellettuali. Salvador Allende era il simbolo di tutto ciò in cui avremmo potuto credere e venne annientato. Oggi, quaranta anni più tardi, il sistema di disinformazione fascista proprio della politica degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica ha cancellato non solo la libertá dal mondo, ma anche il suo concetto, rendendoci consumatori invece di cittadini. Ed ora, dopo che il sistema capitalistico ha mostrato di condurre l’essere umano alla rovina ed all’estinzione, si va avanti alla cieca, sapendo che nessuno di costoro che sono al potere ha la minima idea di cosa fare. Il marxismo non esiste più – ma non credo che sarebbe utile, poiché si basava su una critica interna al sistema del plusvalore, che non ha funzionato. Ma il sogno di libertà e tolleranza, di uguaglianza e fratellanza, che dall’Illuminismo francese trovò nel Cile di Allende una nuova speranza, è vivo solo in alcuni anziani, come me, la cui voce trema di rabbia nel ricordo. Aspettando il crack dell’economia globale che fra otto mesi spazzerà via i minchioni ridicoli che ci governano, prepariamoci ad un nuovo 1973. Chi può, si salvi, o si prepari a battersi.
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