– Buonanotte Trieste… che giornata indimenticabile! Scena Verticale è riuscita a trasformare una giornata piovosa in un caleidoscopio di musica e passione, i testi sulla disoccupazione ed il disorientamento sociale sono vestiti di musiche splendide e di testi intelligenti ed una recitazione commovente. I ragazzi di Sonemo hanno dimostrato di nuovo, come dicevo ad Omar Soffici, che l’hip hop funziona solo con testi di vero valore, e questi ragazzi li hanno. Irene Serini è stata cataclismatica, sconvolgente, la fisicità totale trasformata nel simulacro leggiadro della fine dell’imbarazzo, dell’inizio dell’onestà, di una nudità sana, dell’anima e non del corpo, in cui il dolore è rielaborato da una malinconia intelligente ed una vitalità irrefrenabile. Il suo spettacolo mi ha traumatizzato e mi ha detto più sull’essere donna di tantissimi discorsi anche intimi. Meraviglioso. Marco Velluti è una grande scoperta come musicista, come amico, come intellettuale – mai sopra le righe, intenso, raccolto. Lanciaspezzata un miracolo come sempre, mentre Mattatoio Scenico è stata una vera e propria sorpresa – in Italia ci sono delle produzioni che sono veramente avanti. La gioia di vedere Alessandro Orlandi di nuovo sul palco non la posso descrivere, perché è così privata ed è legata a tante vicissitudini difficili e dolorose… bravo Ale, che grande che sei. Ed alla fine ti senti a casa in ogni dove, Adriano marenco e Carlo Gori sono due clown veri, intelligenti, sensibili, surreali, attuali e sardonici, bravissimi. Tra Patrizia Piccione e Rossana Precali ho l’impressione di ricevere un regalo immeritato, un affetto speciale, un’intimità naturale, spontaneo, come se fossimo venuti su insieme. E poi Maurizio. Maurizio Maurizio Maurizio. Maurizio. Ed anche Maurizio, poi Maurizio, Maurizio, Maurizio.

Lascia un commento