– Un paio di giorni fa ho scritto un post sulla manifestazione Grillina al Circo Massimo, e come sempre succede, quando si tocca il M5S, sono stato sommerso di insulti e minacce. La stragrande maggioranza di chi mi assaliva non aveva letto o non aveva capito ciò che avevo scritto. Direte che scrivo troppo, vi risponderò: non leggetemi. Non voglio lamentarmi, ma cercare di capire come funziona uno dei più grandi e gravi fenomeni del nostro tempo, ovvero l’analfabetismo funzionale (definizione OCSE: “persona incapace di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità”). Si tratta di un disturbo che colpisce – sempre secondo le analisi dell’OCSE – un terzo degli italiani ed oltre la metà dei nostri concittadini tra i 15 ed i 35 anni. Per capire l’ampiezza del fenomeno: negli immigrati, queste percentuali sono più basse di almeno un terzo. Già cento anni fa Tzvetan Todorov e molti studiosi russi si erano occupati della dislessia, ovvero della crescente incapacità, da parte di coloro che lo fanno raramente, di leggere, capire la parola scritta, poi usarla, capire la parola detta, ed alla fine di interpretare semioticamente la realtà. Suggerirono alcuni rimedi, tra cui il migliore erano i cruciverba e le domande su cose imparate a memoria a scuola. Oggi, i quiz televisivi italiani presentano domande sulle quali (scrive l’OCSE) l’88% di coloro che risponde, non importa quanto sia semplice la domanda, risponde a casaccio, tant’è che questi quiz sono costruiti col sistema della multiple choice. I tempi di Rischiatutto sono oggi impensabili. Ma cosa succede quando un essere umano apparentemente adulto si trova con in mano solo 500 vocaboli e riesce sempre meno a combinarli? Si vergogna, si nasconde, muore civilmente. Questo cento anni fa. Oggi invece, con gli SMS, i twitter, Facebook e compagnia cantante, questa persona scopre di essere maggioranza e di essere stata sdoganata dai media classici che hanno bisogno di numeri, non di intelligenze. Se tutti guardano un programma, non importa perché. Berlusconi disse oltre 25 anni fa: Se fai un programma TV non pensare a quello seduto al primo banco, ma a quello all’ultimo banco che tira i cartoccetti, è lui il punto di riferimento. Tutti insieme, la scuola, i media e la politica, hanno applicato per un quarto di secolo questo insegnamento. Il risultato è che oggi la stragrande maggioranza della popolazione non è in grado di capire la complessità della realtà: la rifiuta con rabbia e frustrazione e, sentendosi maggioranza, invoca sangue e distruzione. Non sa descrivere cosa prova esattamente, quindi usa la rabbia come sostituto per tutta una serie di sensazioni dentro di se che non sa più interpretare, definire e descrivere. Quanto alla politica, all’economia, alla lingua scritta e parlata, reagisce con ancora più veemenza, perché crede di essere nel giusto (ovvero in maggioranza) rifiutando tutto in blocco. Facile dire: siamo caduti nella barbarie. La questione è come facciamo ad uscirne, quando tutte le TV e tutti i partiti puntano proprio su questa rabbia e questo analfabetismo funzionale. In questo modo si è completamente pervertito il concetto di democrazia. Cito spesso Piero Gobetti ed Ugo La Malfa. Che noia, direte. Ci mancherebbe altro. Ma stiamo entrando in una nuova fase, inaugurata appunto dal Grillismo, che funziona esattamente come le sette cristiane del Medioevo o il fondamentalismo islamico ed ebraico: più la realtà dimostra che abbiamo torto, più è chiaro che abbiamo ragione e che Dio è dalla nostra parte e ci riscatterà con un olocausto riparatore. Da parte mia è inutile spiegare a questa gente che, se vincessero Grillo e l’ISIS, loro stessi morirebbero. Non hanno i mezzi per capirlo, perché non capiscono nulla di ciò di cui parliamo, sono solo arrabbiati. Come mi diceva un Grillino venerdì sera, abbiamo dato loro il voto perché ci lasciassero in pace, e questi ci hanno aumentato le tasse. Ma dove li nascondono i soldi? Perché non vengono fucilati gli evasori? Nel dire ciò pagava una consumazione senza pretendere lo scontrino, che non gli veniva fatto. Per questo temo che Angela Merkel abbia ragione, quando dice che andiamo a larghe falcate verso una nuova Guerra Mondiale e che i governi non sembrano in grado di prevenirla. Rileggo “Il rinvio” di Jean-Paul Sartre, lì era già tutto descritto. Non si può far nulla, perché l’analfabetismo funzionale colpisce tutti i ceti e tutte le fasce di età, anche se travolge soprattutto i giovani. Colpisce in modo particolare gli insegnanti di scuola, paradossalmente. Dite che ho scritto un post inutile? Temo che abbiate ragione, ma allora che fare: guardare questi matti che distruggono le ultime vestigia dell’Impero e si preparano, scannandosi tra loro, ad annichilire anche noi, le nostre famiglie ed i nostri affetti?
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