– “SENATO martedì 16 luglio 2013 – Informativa urgente del Ministro dell’interno sul caso di Alma Shalabayeva e conseguente discussione (ore 17,57) – PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca: «Informativa urgente del Ministro dell’interno sul caso di Alma Shalabayeva» (…). Ha facoltà di parlare il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’interno, onorevole Alfano. ALFANO, vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’interno. Signor Presidente, onorevoli senatori, oggi mi è stata consegnata la relazione del Capo del Dipartimento della pubblica sicurezza, nonché Capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa, relativa alla nota vicenda delle due signore kazake, la mamma e la figlia (…). Le ricerche del latitante kazako Ablyazov Mukhtar hanno preso l’avvio nel territorio nazionale il 28 maggio su input dell’ambasciatore Adrian Yelemessov (ILLEGALE: queste cose si fanno per Europol e con una rogatoria, ma Alfano che ne sa?). Il processo messo in moto da questa informazione si esaurisce in una fase operativa di polizia giudiziaria consistente in due perquisizioni nella villa di Casal Palocco indicata come nascondiglio del latitante, nel sequestro di denaro, materiale elettronico e di un passaporto, nella denuncia per il reato di falso a carico di Shalabayeva Alma, senza che il Mukhtar fosse rintracciato. Dall’operazione di polizia giudiziaria scaturisce poi un procedimento di natura amministrativa relativo all’espulsione della moglie del latitante. (…) È evidente che (…) andrà verificato anche se tutti i funzionari di polizia coinvolti fossero a conoscenza che il ricercato kazako fosse anche un dissidente politico nel suo Paese (…) Va ribadito che in nessuna fase della vicenda, fino al momento dell’esecuzione dell’espulsione con la partenza della donna con la bambina, i funzionari italiani hanno avuto notizia alcuna sul fatto che Ablyazov, marito della cittadina kazaka espulsa, fosse un dissidente politico fuggito dal Kazakistan e non un pericoloso ricercato in più Paesi per reati comuni (…). Anzi, la documentazione fornita dall’ambasciatore kazako, diplomatico ufficialmente accreditato presso il Governo italiano, lo segnalava come elemento collegato alla criminalità organizzata ed addirittura al terrorismo internazionale (MA SIETE PAZZI??? MA COSA VOLETE CHE DICESSE? VI PREGO DIFENDETE QUEST’UOMO, IL PRESIDENTE NAZARBAYEV E’ UN PAZZO DITTATORE SANGUINARIO?). Segue l’elenco lunghissimo e dettagliato degli uffciali della Polizia italiana che prendono ordini direttamente dall’Ambasciata del Kazakistan – ma nessuna notizia di fatti criminosi che sarebbero stati commessi dalla Signora Shalabayeva o da sua figlia. A questo si affianca l’azione inesausta che il Governo porrà in essere nei confronti del Governo del Kazakistan per assicurare che i diritti umani non vengano violati e che, qualora ci siano le condizioni, le cittadine kazake possano essere libere di tornare in Italia. È questa l’azione che sta svolgendo il ministro Bonino e che ha svolto l’intero Governo. Concludo dicendo che farò tutto quanto è nelle mie possibilità e tutto quanto è mio dovere fare per procedere ad una riorganizzazione in maniera che tutto questo non accada mai più e che mai si possa dire che un Ministro ed un intero Governo non siano a conoscenza di quanto accaduto. Tutto questo lo dico nel profondo rispetto, che voglio ribadire a questa Aula certo di trovare condivisione, di quei 100.000 poliziotti che ogni giorno servono il Paese garantendo la sicurezza dei nostri concittadini. (Applausi dai Gruppi PdL, PD, SCpI e GAL). Al contempo il Senato votava a maggioranza l’acquisto degli aerei da guerra che costano due anni e mezzo di IMU. Con i voti dell’alleanza di sempre: PD e PDL, a braccetto, come fanno da vent’anni. Uno schifo.

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