– Dovunque mi trovi, c’è gente che proclama a gran voce che voterà Grillino. Contro l’Euro, contro l’Unione Europea, contro la Germania, contro i negri, contro gli omosessuali, contro i musulmani, contro i politici, contro il potere, contro le banche, contro la Polizia, contro i sindacati, contro i cortei che bloccano Roma ogni giorno, contro il comunismo ed il fascismo, contro la miseria, contro i licenziamenti – insomma contro tutto ed il suo esatto contrario. Matteo Renzi ha da tempo esaurito il suo bonus da giovane imbonitore. L’estrema destra grillina potrebbe divenire tra dieci giorni il partito più votato d’Italia. Tutte le cose oscene fatte dal Movimento 5 Stelle in questi mesi vengono considerate cose positive: persino la sceneggiata sul voto per l’arresto dell’On. Genovese. I Grillini lo volevano subito, lo hanno ottenuto, il PD ha votato per l’arresto, loro (come al solito) hanno insultato e fatto caciara come se il PD avesse fatto il contrario. Oramai vale tutto. L’italiano medio, come è sempre stato, non vuole capire, non vuole sapere e non vuole avere responsabilità. Chi sfascia tutto va benissimo. Mi chiedo con orrore cosa possa accadere in un Paese in cui Vito Crimi sia Presidente del Consiglio e la Sora Lella Ministro degli Interni. Mi immagino Grillo e Casaleggio rappresentare l’Italia nei consessi internazionali – a parolacce, scherzacci e deliri. Mi immagino i Grillini militanti, che già oggi minacciano violenze nei confronti di chi non è d’accordo con loro, sguinzagliati come le squadracce fasciste per l’Italia come accadde dopo la Marcia su Roma. Non credo nemmeno che possano essere una dittatura, perché non sono solo violenti, ignoranti, esaltati religiosi e fascisti. Sono incapaci (non tutti, naturalmente) di comprendere la complessità. E se imparano, Grillo li caccia via immediatamente. Semplificare, gridare, semplificare, violenza, l’unica ricetta. Ma questo accade perché il resto dell’arco costituzionale ha portato l’Italia al disastro. Ma questo accade perché gli elettori non solo l’hanno permesso, ma l’hanno voluto e preteso con 60 anni di voto al sottobosco che procura favori, posti di lavoro per figli scemi, soluzioni illegali per problemi legali. Come diceva giustamente Maurizio Crozza, non è giusto che Berlusconi paghi da solo per i suoi misfatti. Bisogna portare in giudizio almeno 10 milioni di complici o di colpevoli di concorso esterno. Ma questa è la situazione. Sia il PD che gli altri partiti candidano pregiudicati o noti banditi, di programmi veri non se ne parla (tutti contro l’Euro, da cui non usciremo nemmeno se vince Grillo), la gente, rimbecillita e disperata, vota Cinque Stelle. Nel leggere la storia della Rivoluzione Francese si trovano molti paralleli interessanti. Ma la fine è chiara. Un giorno Beppe Grillo penzolerà da un cappio a Boccadasse, invece che a Piazzale Loreto. Ma la questione è: che ne sarà dell’Italia, nel frattempo… Vi dico cosa credo: ci salveremo, perché per fortuna da noi ci sono pochissimi stranieri, ma quelli che ci sono lavorano sul serio. Nel mio quartiere ci sono sempre più italiani che fanno da garzone al falegname albanese, da uomo di fatica del fruttivendolo del Bangladesh, da sarta in un’azienda di cinesi, da badante per anziani americani, russi e indiani. Saranno loro, la parte migliore e più adulta dell’Italia, ad esserci quando questa folla incolta e caciarona di fanfaroni nullafacenti e viziati (pensate ai cento posti di lavoro all’Alenia dati a diplomati rumeni, perché nessun italiano è disposto ad andarci a lavorare) sarà davvero alla fame e dovrà giocoforza smettere di sparare minchiate su Facebook ed andare a lavorare. Francisco Goya, pochi anni dopo l’esplosione della Rivoluzione Francese, intitolò un disegno “Il sonno della ragione genera mostri”. Chi vota Grillo ha delle idee estremamente confuse sulla storia, nessuna idea di geografia politica e di storia economica, non vuole responsabilità e per la maggior parte ritiene se stesso onesto perché non si è mai occupato attivamente di politica. Crede di far parte di qualcosa di nuovo, quando invece moti di questo tipo li si conosce fin dai tempi dell’Impero Romano, esattamente uguali. La fine di questa storia potrebbe essere violentissima e – come sempre – i primi a cadere saranno gli scalmanati di oggi, che tradizionalmente vengono accoppati dal regime che hanno portato al potere: Danton, Robespierre, le SA dopo la Notte dei Cristalli, ma anche Giuliano l’Apostata, quasi 1600 anni fa. Per questo ho citato i capolavori di Luigi De Pascalis, perché il modo in cui i cristiani distrussero Roma e cancellarono con la loro volgare rozzezza e la loro inusitata violenza la civiltà europea rassomiglia esattamente al progetto GAIA di Casaleggio e Grillo, mutatis mutandis.

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