– Sono stato a sentire le nuove canzoni della BandaJorona in un concerto al 692 di Via Tuscolana. Non serve ripetere in questa sede quanto ho già scritto su questa amata band. Ma bisogna dire due cose su due nuove canzoni. La prima si chiama “La Vecchiara” ed è la trasposizione musicale di una poesia della nonna del contrabbassista Daniele Ercoli: davvero molto bella, intelligente, con un passo avanti melodico in direzione del jazz mediterraneo. La seconda canzone si chiama “Io so’ mme” ed è la prima canzone scritta da Bianca Giovannini e Desirée Infascelli. Ebbene, dopo aver sentito questa canzone, ritengo che l’intero repertorio di BandaJorona sia oramai superato. “Io so’ mme” è un inno allo strazio di esistere, di crescere, di acquisire consapevolezza, di scoprire nelle proprie debolezze il fatto che gli altri, quando ci definiscono, non solo non ci vedono (e quindi non capiscono nulla) ma ci feriscono proiettando su di noi le loro stesse paure ed inadeguatezze. La canzone ha il valore testuale e ritmico di una ballata di Jacques Brel, l’intima intensità di Giorgio Gaber, la sardonica leggerezza di Antonio Carlos Jobim, la malinconica energia di Piero Ciampi. Una canzone straordinaria, bellissima, mai tragica ma leopardianamente eroica. Bianca. Smetti di nasconderti. Ora sei una grande donna ed una grande artista. Ora, o mai più.
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