– Mancano alcuni dati altrettanto raccapriccianti sull’aumento del nostro debito con l’estero nonostante il Made in Italy stia continuando a crescere ed il nostro debito energetico stia calando. Sono le cose che la coalizione di fatto fra PD, PDL, Fascisti e Grillini non dice. Sono le cose che ci stanno portando non solo alla miseria, ma alla guerra civile per fame. Gli scopi di questa politica sono sotto gli occhi di chiunque voglia vederli: a) far pagare ai cittadini il crack completo del sistema bancario, compreso il fatto che, per finanziare il crack, le banche hanno affossato il sistema di scambi industriali e commerciali – che negli altri Paesi si sta fatiocsamente riorganizzando a prescondere dalle banche, da noi no; b) non cambiare la politica di fidelizzazione dell’elettorato, che ottiene posti di lavoro inutili e costosi anche e non solo nella Pubblica Amministrazione (ma anche nelle banche, nelle industrie, in tutti gli enti economici che in cambio di questi posti di lavoro hanno ottenuto regalie dallo Stato o la protezione cpontro la giustizia per i propri misfatti; c) non costruire un cittadino nuovo, figlio del Secolo dei Lumi, che sappia, studi, si interessi e sia responsabile – il contrario del popolo di tifosi sciocchi e vanesi che siamo. Oggi a pranzo parlavo con una persona a cui voglio molto bene, profondamente impegnata in politica. Mi parlava, come spesso accade, di nuove aggregazioni. Ma di progetto politico non se ne parla. Lei stessa, che vive la quotidianità del Parlamento, quando le chiedo del progetto politico non sa nemmeno di cosa stiamo parlando. E mi chiede preoccupatissima se il suo posto di lavoro è in pericolo. Cosa diavolo dovrei rispondere?

Debito pubblico: record a 2.074 miliardi, veleggiamo verso il 130% del Pil; – Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi; – Pil: atteso un altro -2% quest’anno. Si aggiunge al -2,4 del 2012; – Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%; – Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012; – Sofferenze bancarie: a maggio sono salite del 22,4% annuo a 135,5 miliardi; – Base produttiva: eroso circa il 20% dall’inizio della crisi; – Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi. 200 miliardi circa; – Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012; – Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro; – Potere d’acquisto delle famiglie: -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo; – Disoccupazione: sfondata quota 12,2%, dato peggiore dal 1977; – Disoccupazione giovanile: oltre il 38%; – Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi; – Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse); – Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione.

Lascia un commento