– Sanità privata a Roma. L’eccellenza. Il professore, per un colloquio in base al quale dovrebbe decidere la strategia sulle analisi di cui ho bisogno per poi accedere alle semifinali e quindi un giorno ipotizzare una cura, mi stabilisce un appuntamento in un Laboratorio privato supermegamulti in Via Nomentana 550. Alle 16:15, senza fallo, che alle 16:30 c’è un altro paziente che attende. Costo. 150 Euri. Trenta minuti e 20 Euri di taxi per arrivare alle 16:12. Dentro la “struttura” conto 15 hostess, ma bisogna prendere il bigliettino. Ci sono dodici varianti lunghissime. le signore anziane davanti a me le schiacciano tutte e raccolgono ciascuna un mazzetto di biglietti. Le hostess non sono lì per aiutare. Il mio biglietto è E042. Mi chiedo perché, dato che ho un appuntamento precisissimo alle 16:15. Con un minuto di ritardo entro nella sala d’aspetto per coloro che hanno un biglietto con la E. Si respira l’aria delle celle alle frontiere in uscita dalla Thailandia quando ti hanno preso con mezzo chilo di hascisch in tasca. In più ci sono vecchiette a valanga, che vengono qui a passare il pomeriggio al fresco. Una prosperosissima signora che tratta affari come intermediatrice di assicurazioni con i clienti, passando dall’arraposo adipico (con i maschi) all’ingiuntivo sprezzante con le donne. Aspetto. Ci sono quattro hostess che litigano. Alle 16:23, preoccupato, mi rivolgo a quella con i bicipiti più imponenti, e le chiedo del mio appuntamento. “Ha fatto la regggistrazzione?” Quale? Avete il mio nome nella lista degli appuntamenti precisissimi ed ho pure preso il tagliandino! “Quello è ppe pagà! Avete pagato?” Nossignore, non ho ricevuto il servizio. Cosa è la questione della registrazione? “Ahò ma che ve credete che stamo a ggiocà? Nu lo vede che ccasino che ciavemo?” Alle 16:40 finalmente riesco a fare la registrazione. Aspetto. La gente suda, soffre, telefona. Almeno non fuma. L’eccellenza, appunto. Alle 17:25 chiedo a che punto siamo. “ma che vvoi? Che tt’ho chiamato? Er dottore nun é ancora arivato”. Quanta gente prima di me? “E che ci ho la sfera de cristallo? hai pagato?”. Me ne sono andato. Mi ha gridato dietro: “Ah Ciccio, che lo voi n’antro appuntamento?” L’eccellenza, appunto.
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