– Il Sindaco di Roma Ignazio Marino scaccia il segretario romano del PD, reo di aver commissionato un sondaggio, dal quale emerge che solo il 20% dei romani si fiderebbe di Marino, e di averlo fatto pubblicare. Che ridere. Al contempo Marino annuncia che inserirà zone pedonalizzate ed aree ZTL anche nelle periferie. Esattamente nei quartieri in cui il Sindaco ha cancellato le linee di autobus. Nel frattempo il Centro di Roma vive un delirio: migliaia di moto che cercano in qualsiasi modo di entrare nelle nuove aree pedonalizzate, turisti infuriati che abbandonano gli hotel e i bar della città vecchia, anziani che cercano in tutta fretta di svendere casa, dato che non sono più fisicamente in grado di raggiungerla o di uscirne. Chi compra: chiedete alle agenzie immobiliari, c’è un solo acquirente, che paga in contanti. Il crimine organizzato. Ai confini delle aree pedonalizzate il crimine organizzato ha occupato i posti macchina con minacciosi parcheggiatori abusivi (ed indisturbati). Nella spirale folle promossa dal Sindaco, l’ATAC, che è di fatto in fallimento, dovrebbe essere salvata con ulteriori tagli alle linee, ai finanziamenti per la manutenzione delle strade e delle scuole, per i servizi di sostegno all’infanzia e gli anziani. Tutti tagli che, qualora funzionassero, non renderebbero l’ATAC una azienda sana, ma le permetterebbero di pagare gli stipendi fino a marzo, dopodiché Marino conta di ricattare il governo nazionale senza fare nulla. Le Ferrovie dello Stato hanno proposto di comprare l’ATAC. Marino, indignato, ha detto di no. Lui ed il suo padrone, Goffredo Bettini, sanno bene che i bilanci dell’ATAC e delle sue consociate sono in uno stato tale (di illegalità e confusione) da rendere impossibile qualunque transazione che possa essere controllata da una qualunque autorità statale. Marino è una minaccia gravissima, un peso insostenibile, la forbice che taglia il filo che regge la Spada di Damocle. In soli cinque anni quest’uomo, che finora ha fatto vedere di essere un incompetente ed un bugiardo, rischia di entrare nella storia come l’esercito dei lanzichenecchi di Carlo V, che nel 1527 prese Roma commettendo una strage epocale e portando la città (che negli anni successivi aveva solo 20mila abitanti) alla morte. Marino sta uccidendo Roma, la sta straziando con un sorriso che finora avevo interpretato come demente letizia. Ora che vedo come le sue azioni stiano assecondando i progetti del crimine organizzato, sapendo che prende ordini di Bettini, mi viene in mente altro. Bisogna mandarlo via, ci deve essere un modo per costringerlo a dimettersi.
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