– Ascolto RAI RadioUno da stamattina alle 5:30, oggi ho avuto una lunga giornata di lavoro, ed ho ascoltato quindi decine di commenti sulla manifestazione dei dipendenti delle Acciaierie di Terni a Roma. A ciò si aggiungano le reazioni positive e negative al mio post di ieri. Tutto ciò mi fa disperare, davvero. Forse il mio italiano non è chiaro come credo, oppure scrivo in modo troppo complesso. Oltre la metà delle persone che hanno parlato alla radio o che hanno risposto al mio messaggio hanno gridato all’untore, perché sostengono che si stia cercando di soffocare il diritto di sciopero. Insomma: se si critica una scelta del sindacato si è automaticamente a favore della violenza sulla folla? Ma siamo tutti matti? Non solo i lavoratori delle Acciaierie, ma TUTTI i cittadini hanno il sacrosanto diritto di manifestare il loro disappunto, la loro rabbia, il loro sentirsi insieme di fronte al disastro cui andiamo incontro. Non solo questo diritto deve essere garantito, ma è anche necessario gestire queste manifestazioni senza finire a botte. Ho visto i filmati della Polizia, li trovate in rete, sono molto più esaustivi di quelli fatti vedere in TV. Una parte dei manifestanti ha iniziato a tirare roba contro la Polizia ed ha caricato il cordone. La Polizia non ha caricato nessuno, ma ha respinto l’attacco, ed ha menato col manganello e coi bastoni. Non doveva farlo così. Ma se da una parte provo comprensione per il lavoratore umbro che, stanco e frustrato, arrabbiato per l’inutilità della sua azione fino ad oggi, quando vede la Polizia va fuori di testa e cerca la rissa, allo stesso modo provo comprensione per il poliziotto che, stanco e frustrato, sta da ore in piedi ad aspettare che arrivi il corteo. Hanno sbagliato tutti, perché da ambo le parti (soprattutto dalla parte del sindacato) c’era bisogno di uno scontro cruento, che infatti è stato enfatizzato come chissà cosa fosse successo. Le botte vere sono tutt’altra cosa, ve l’assicuro, e ne ho prese tante in tanti anni di cortei. Oggi tutti discutono delle botte, mentre Thyssen Krupp e Governo italiano sono andati avanti nella trattativa ed hanno trovato una soluzione. Ora il sindacato dirà che il merito è del sacrificio fisico delle vittime degli scontri di ieri. Falso. Questo è ciò che contesto: che tutto venga manipolato e falsificato ed esagerato e strumentalizzato, così che alla fine nulla più sia come era stato in realtà. Manifestare è giusto, farsi usare dai caporioni è triste, ma è legittimo, però piagnucolarne è insopportabile.
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