– Papa Francesco I vince ancora sullo Stato italiano. Da noi, la trattativa Stato-mafia ufficialmente non c’è stata, da anni si dibatte su pettegolezzi e coincidenze. Il Vaticano è invece velocissimo. Papa Bergoglio annuncia la scomunica dei mafiosi e dei militanti della ndrangheta, della camorra e delle altre organizzazioni criminali. Una settimana dopo, ad Oppido Mamertina, il parroco locale, in ossequio al Padrino locale, ferma la processione e fa fare l’inchino alla Madonna in direzione del capo criminale. Sabato i mafiosi di un carcere annunciano che si rifiuteranno di andare a messa. Stamattina, alla radio, l’Ufficio Stampa della Santa Sede annuncia che “la scomunica è personale e deve essere comunicata personalmente”. Quindi Bergoglio ha parlato al vento, gratis, dicendo una cosa che non ha alcun effetto. Anche lui impara da Matteo, il nuovo apostolo. Ma non basta. Ora sto ascoltando “Baobab” su RaiRadio1. Il parroco del carcere annuncia che, dopo una veloce trattativa, i mafiosi sono venuti a messa ed hanno fatto la comunione. La trattativa Stato-mafia non ha ancora portato a nulla. Quella Chiesa-mafia, invece, è più veloce della Luce.

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