Quando, dopo l’11 settembre, decisi di smetterla col giornalismo, perché mi vergognavo della mia professione, avevo in mente qualcosa del genere. Guido Finizia lo dice ora in modo che persino io possa capirlo in poche righe: “Chissà come mai esistono uomini che “valgono” meno di altri. Nulla a che vedere con l’amore e l’affetto dei propri cari no, Dipende da dove si nasce, dal lavoro che si fa, da quanto si possiede, persino dall’età e dall’aspetto fisico. Un paese intero piange la morte naturale di un grande artista (tralasciamo le liti e le polemiche campanilistiche per l’inumazione), si sconvolge per l’omicidio di dodici cittadini francesi, ma si limita a storcere il naso per le centinaia che muoiono, da anni, quotidianamente nei vari attentati in giro per il mondo, per non parlare di quelli che muoiono affogati cercando una vita nuova. Un esempio? Basta pensare alla differenza di impatto emotivo che abbiamo avvertito tra i 3000 morti dell’11 settembre 2001 e le 260.000 vittime dello tsunami del 2004. Ognuno di noi si ricorda esattamente dove stava e cosa stava facendo quando seppe dell’attentato dell’11 settembre e quasi nessuno ha gli stessi nitidi ricordi per lo tsunami del 2004. In parte è dovuto all’empatia. Molto più facile immedesimarsi in un vignettista francese, o in broker statunitense che in un profugo siriano o in un fedele afgano. Le morti che ci sono più vicine ci spaventano di più e quindi provocano più reazioni. Sento anche molto parlare di libertà di espressione e da italiano un po’ mi viene da sorridere, ricordando episodi di presunti vilipendi ai danni del Presidente della Repubblica o qualche passata polemica per eventuali offese al Papa. Non c’è nulla da fare la realtà’ viene filtrata dai mezzi di informazione che ci dicono cosa sia veramente importante e cosa invece no. Si potrebbe addirittura stilare un borsino. Quanti iracheni vale un francese? Quanti operai un onorevole? Quanti pescatori indiani un marinaio italiano? Quanti manifestanti un celerino? Quanti mussulmani un cristiano? Quanti poliziotti di scorta un magistrato? Quanti palestinesi un israeliano? E perché no quanti fascisti un comunista?”

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