– Ho appena finito di leggere i due romanzi di Ishmael Beah, tradotti in italiano con i titoli di “Memorie di un soldato bambino” e “Domani sorgerà il sole”. Li raccomando a tutti coloro che ce l’hanno su con gli Africani che sbarcano in Europa. Si tratta di due romanzi autobiografici di un giovane della Sierra Leone, che è stato rapito da bambino dal proprio villaggio, è stato obbligato a divenire mercenario, alla fine della guerra dei diamanti (sostenuta fra l’altro dall’Italia e foraggiata dalla nostra industria militare) viene abbandonato e deve curarsi da solo, a 15 anni, dopo essere passato dopo degli inferni che per noi sono inimmaginabili. Dopodiché, nel momento in cui la vita del villaggio riprende, arrivano gli Europei con i loro “aiuti allo sviluppo” e creano una situazione persino peggiore della guerra. E non ditemi che le sofferenze da noi patite nella Seconda Guerra Mondiale ci renda impunibili. L’uomo è una bestia assassina e senza sentimenti, specialmente se ha di fronte una popolazione pacifica ed ingenua. Ma poi non possiamo meravigliarci del fatto che chi sia sopravvissuto scappi. I due romanzi sono purtroppo scritti con estrema cura per il dettaglio, sono terribili, alcune pagine sono quasi impossibili da leggersi fino in fondo. Dopodiché leggo Don De Lillo e la sua ironia sulla società americana e mi viene da dire: siamo una mandria di bambini sciocchi, ciechi e viziati. Prima o poi questa cosa dovrà finire. Spero che mia figlia e le mie nipotine se la possano cavare.
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