– Ho ascoltato Matteo Renzi tentare un discorso in inglese. A parte le reminescenze di Totò e Peppino e “nous voulevon savoir”, l’effetto sui presenti di altre nazioni è stato quello solito: italiani buffoni, approssimativi, che fanno le cose senza averle né pensate né preparate. Un’altra cosa: nessuno gli ha ancora detto che nella diplomazia internazionale parlare a braccio non è considerata una bravata alla Fonzie, ma il segno del fatto che non si sia preparato nulla e non si sappia nulla del tema di cui si parla. In questo modo il Presidente del Consiglio fà fare brutta figura ai nostri quadri della Farnesina.
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