– Comincio ad innervosirmi osservando l’attività concertata di Michele Santoro, Marco Travaglio e Beppe Grillo. A mia memoria non c’è nessuno che abbia danneggiato la funzione sociale della TV come Santoro, il giornalismo come Travaglio e la politica come Grillo. Perché hanno sdoganato il fatto che la mancanza di riscontri e di contraddittorio sia una cosa buona. Finora, leggendo le bugìe volgari e deliranti con cui vengono riempiti “Libero” ed “Il Giornale”, si poteva dire: va bene, questi sono i quotidiani per i cittadini che hanno spento il cervello ed acceso la pancia, per coloro che non vogliono sapere la verità e sono refrattari al ragionamento. Berlusconi ed i suoi avevano sdoganato il fascismo, la violenza e la volgarità. Quanto alla disonestà ed alla furberia, quella in Italia non ha ami avuto bisogno di chi le sdoganasse. Ma oggi Santoro, Grillo e Travaglio, considerati “contro” e quindi in qualche modo alternativi, rivoluzionari, diversi (e quindi tautologicamente puliti) distruggono volutamente ciò che resta della società. Se Berlusconi racconta che Ruby è la nipote di Mubarak, si ride, perché Berlusconi mente e lo sanno tutti, lui stesso non ne fa mistero. ma se gli autonominati Paladini del Giusto, in quanto tali, si sottraggono al confronto ed al riscontro delle loro affermazioni, la democrazia è finita. L’unica volta in cui Travaglio e Santoro hanno accettato una vera sfida, da Berlusconi, hanno rimediato una figuraccia epocale. E difatti oggi Travaglio, che ha trasformato il giornalismo d’inchiesta in uno spettacolo comico alla Gigi Proietti o alla Beppe Grillo e va in tournée come Brignano e Johnny Groove, si rifiuta di confrontarsi con le persone che insulta. Santoro nemmeno lascia parlare. Grida santanchescamente come se fosse Mosé che apre le acque del Mar Rosso, ma non ha un modello da offrire, solo supponenza, il mito di essere santo perché cacciato da Berlusconi dalla RAI. Beppe Grillo, infine, rifiuta le trattative con il PD nel momento in cui questo partito é pronto a mettere in pratica l’intero programma grillino -e che in parte condivido. Perché non lo fa? Per lo stesso motivo di travaglio e Santoro. Non gli conviene nel gioco delle parti della politichetta. Se costringe il PD a fare un governo con il PDL può sperare di raccogliere ancora più voti alla prossima elezione. In questo modo si é sbugiardato. Anche per Grillo il programma non conta nulla, conta solo il potere per il potere. Quanto all’imbecillità media dei suoi, questa non mi pare sioversa dagli imbecilli degli altri partiti, per cui non mi interessa. ma sta di fatto che questi tre signori, che nell’immaginario collettivo si sono furbescamente ritagliati il ruolo dei Cavalieri del Bene, siano invece traffichini da Prima Repubblica, attenti solo al proprio vantaggio personale. Nessuno sconto per Grillo ed i suoi soci: se avessero voluto salvare il Paese, adesso avevano l’occasione per farlo. Ci riportano ad un’elezione prossima a venire in cui Berlusconi potrebbe stravincere. Siccome non credo nel complotto, penso che Grillo sia pazzo, Travaglio un furbino democristiano e Santoro un narcisista andropatico. Non sono né furioso né spaventato. Questa é una farsa, le cose serie verranno quando questi scaramacai saranno spazzati via dalla contingenza e Crimi resterà una barzelletta per la TV dei piccoli.
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