– Il modo con cui la Polizia ha assalito i manifestanti a Piazza Venezia parla da sé, il video del Corriere della Sera non può essere stato manipolato. Come nelle altre manifestazioni cui ho preso parte negli ultimi tre anni, la Polizia picchia per annientare, se possibile donne, bambini ed anziani. Gli altri, gli scalmanati veri, fanno paura. C’è una questione morale indirimibile che ha secoli di storia di repressione della rabbia popolare, ma adesso non è che non valga, è che non permette di vedere i fatti nella loro prospettiva vera. Già negli anni 70, il piduismo e la burocrazia giudiziaria, due retaggi della dittatura mussoliniana mai cancellati dal ritorno della fragile tregua fra destra e sinistra, sancita con le truffe politiche del 1948 e del 1953, lo scopo di questa violenza era di spostare il fulcro dello scontro da quello politico vero alla guerra tra poveri. Il disoccupato contro il povero Carabiniere. Ci risiamo, e non abbiamo ancora imparato nulla, anzi. Dato che si è persa la memoria storica dei fatti e vent’anni di collusione fra berlusconismo, prodismo e dalemismo hanno cancellato la cultura critica e gli strumenti della sua percezione dal cervello dei cittadini, oggi ci si picchia senza nemmeno capire che si è tutti strumento dello stesso orrore. Un orrore che Beppe Grillo per primo santifica: l’incapacità di decidere e di capire la realtà assurto ad ideale positivo. Allora gridavamo come cretini: Il Potere all’Immaginazione. Oggi si grida: Il Potere all’Approssimazione. Ma le vittime sono le stesse. Svegliamoci, coglioni che non siamo altro.
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