– Quello che sta accadendo a Venezia dimostra che non esiste alcuna differenza fra la cosiddetta destra e la cosiddetta sinistra. Nel momento in cui ci sono i soldi sul tavolo sono ladri tutti. Come diceva Sandro Pertini, contro i ladri servono la Polizia e la magistratura – che infatti stanno cercando di fare il proprio dovere. Queste schifezze rendono ancora più profondo il baratro creato negli ultimi tre anni della politica italiana. Da una parte dei partiti infarciti di criminali, dall’altra parte un movimento sospinto dalle banche, per fortuna cancellato dalla storia e dagli scandali in cui anch’esso si pasce, ed infine un’orda di scalmanati infuriati disperati disorientati che fanno riferimento a Beppe Grillo. Costoro vogliono una rivoluzione. La rivoluzione la si fà uccidendo, spargendo sangue, sostituendo la logica con lo stomaco. Il fatto che Matteo Renzi e gli altri leader dei partiti che sono la deriva deideologizzata della Prima Repubblica non siano capaci di cacciare via i Greganti e gli altri banditi; il fatto che Berlusconi si trovi ora combattuto da un bandito come Fitto, che batte Berlusconi persino nel numero di rinvii a giudizio e condanne; il fatto che Polverini, Batman e gli altri criminali di tutti questi partiti (Lega Nord inclusa) non siano stati condannati e scacciati dall’agone politico, dimostra che esiste una crisi profonda della democrazia – una crisi che ci fu già nell’antica Grecia e nella Roma Repubblicana di 2000 anni fa. Se non hai un monte di soldi, ciò che dici non vale nulla (per questo emerge solo il miliardario Grillo dal mare di rabbia della popolazione). Se non devi favore a tanta gente, non hai i soldi che ti servono. E quindi non sei né indipendente né onesto né libero di fare ciò che credi. Bisogna ragionare su questo ma non per invocare un repulisti sanguinario, quanto per cercare di ricostruire il senso della democrazia, che resta il sistema politico meno dannoso fra tutti quelli che l’uomo è stato capace di creare negli ultimi dieci milioni di anni.
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