– Quando avevo 17 anni avevo una radio incastrata nella spalliera del letto. Dormivo nel letto che era stato di mio nonno Enzo, che si era organizzato da scrittore notturno – come me adesso. Ascoltavo il giornale della mezzanotte e poi le notizie in inglese, tedesco e francese – un servizio che purtroppo non c’è più – poi la musica di RadioUno. Ascoltavo la musica e pensavo: chissà se resterò per sempre solo come adesso. Ora lo so. Sì. Come tutti. Quindi mi sono accorto che pian pianino ho ricostruito quel microcosmo: la lampadina fioca, la radio, la notte. Ma intanto la vita è passata.
Lascia un commento