– Nelle ultime 36 ore il governo Renzi ha annunciato che, progressivamente, aumenterà l’IVA fino al 25,5%, come avevamo previsto sei mesi fa. Risparmio ai miei amici di una vita le considerazioni sull’essere la Cassandra del Paese. Bruxelles fa sapere che non basterà, quindi la Legge di Stabilità non verrà approvata così come è stata annunciata. Non voglio discutere sul fatto che Renzi, che da segretario nazionale della Democrazia Cristiana ha nel sangue la capacità di scaricare (peraltro non a torto) la responsabilità dei tagli sulle Regioni (ed in questo modo dando un’altra fucilata sulle gengive alla cosiddetta fronda interna del “suo” partito), stia preparando la campagna elettorale per maggio. Tralascio di ricordare che abbiamo perso l’occasione dataci dal semestre italiano dell’Unione Europea, perché continuiamo a non avere una politica estera, né una politica economica, e nemmeno una politica sociale e culturale. Tralascio di arrabbiarmi per il fatto che la popolazione italiana, addestrata da 25 anni di piduismo e da 65 anni di infiltrazione cattolica della politica, si è entusiasmata per tutti i temi offerti per distogliere l’attenzione dalle cose serie (in cima a tutto il dibattito sulle coppie omosessuali e l’ebola). Ai fautori del semplicismo e del benaltrismo dico: facciamo attenzione, il Re è nudo, ed in questa monarchia anarcoide e pasticciona che è il nostro Paese, tutti noi siamo al contempo Re e Vassalli, Grilli e Cicale, Furbini e Quartierini, Compagni e Merende. Ma soprattutto merende. Dice bene mio padre: credevamo che i Comunisti mangiassero i bambini ed alla fine è stato un bambino solo che si è mangiato tutti i Comunisti. Forse perché quelli che sono sopravvissuti ad Enrico Berlinguer non erano poi tanto in gamba.

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