– Niccolò Rinaldi ha combattuto per anni dagli scranni del Parlamento Europeo per un’Europa più giusta e quindi più efficiente, più umana e quindi più giusta, più solidale e quindi più umana, più ricca e quindi più giusta. Ora non è più parlamentare, ma non può smettere. le persone per bene non si tirano indietro, mai. Con ammirazione, amicizia, gratitudine. Ciao Niccolò, continuiamo a dire, a dirci la verità: “Leggo sul Guardian (non sulla nostra stampa nazionale) che un terzo dei 12.000 minori arrivati senza genitori alle coste siciliane quest’anno, finiscono nelle mani dei racket che li sfruttano per lavori pagati da due e dieci euro al giorno. Li si ritrova a lavorare al mercato di Guidonia o a Ponte Mammolo, lavorano duro per ripagare, senza alcuna tutela, i debiti contratti con questi protettori/aguzzini, e non di rado finiscono minorenni a prostituirsi. Sono egiziani, somali, eritrei. Sono soprattutto soli. Non aggrediscono nessuno per strada e dunque nessuno si accorge della loro condizione, eppure sono nell’ordine delle migliaia. Nelle interviste ai dirigenti della polizia di Augusta (dove alcuni sono arrivati) e di Tivoli (dove alcuni sono arrivati a lavorare da clandestini), si legge lo sconforto di funzionari dello Stato impotenti perché consci del problema ma privi dei mezzi per porvi rimedio. Dal canto suo l’Europa non aiuta in niente, ma nemmeno la presidenza italiana del semestre ha voluto far compiere alcun passo in avanti significativo alla cooperazione per l’accoglienza dei migranti e in particolare per questi settori più vulnerabili. Ricordiamoci sempre che nel chiacchiericcio degli annunci e delle vanità, nelle opposizioni sterili e sempre più fasciste, non vanno in malora il paese intero e il nostro lavoro, ma anche la dignità di una nazione. E farne le spese sono questi poveri ragazzini indifesi, e un giorno anche noi – perché si illude chi pensa che u giorno certe responsabilità collettive non si paghino collettivamente”.
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