– Il 26 febbraio del 1999, nel caveau dellEngelsburg di Erfurt, con Carsten, Steffen e Lin suonammo quattro canzoni di una notte indimenticabile di jam tra tutte le band ed i musicisti più importanti della Turingia. Una notte indimenticabile, perché segnò il momento in cui Carsten, Steffen ed io, dopo un lungo percorso, venimmo accettati nella comunità dei “grandi”, anche se visto da oggi tutto è così relativo… c’era tanta, tantissima gente, non si riusciva quasi a respirare. Ero felice. Giovane e felice. Quello fu l’anno in cui portai i Motorpsycho e i Blumfeld ad Erfurt, l’anno in cui suonai con Cäsar (l’eroe dalla musica della DDR, il Mussida della Germania Est), l’anno della mia amicizia con Angelika Weiz, che fece un concerto indimenticabile al Petersberg. Era il tempo delle notti al Liderlich, dove andavamo tutti alle due di mattina a suonare decine di chitarre e bonghetti. Ero felice. Giovane e felice. Di lì a due mesi sarebbe iniziata la mia storia d’amore con Kerstin, io e Constantin terrorizzavamo i locali dell’autonomia militante di Lipsia, giravo in bicicletta con la neve, avevo una trasmissione alla radio che si chiamava “Die böse Banane”, la banana cattiva, che diceva cose mostruose sulla politica e la musica tedesca. Mia figlia Valentina mi inseguiva per le strade facendomi il solletico e sterminava i primi ragazzi con il suo meraviglioso sorriso di splendida adolescente. Ero felice. Giovane e felice. Sarebbe durato pochissimo. Dopo l’estate, soprattutto a causa del mio eccesso di entusiasmo, sarei stato coperto di debiti e RADIO F.R.E.I. deciderà di non rinnovarmi il contratto da direttore. Kerstin ed io fuggimmo dal quel paradiso come ladri per andare a Zurigo. Fu la fine della mia gioventù. Come sempre, ero una cicala. Mai una formica. Ma a rivedermi adesso, scoprendo questo video per caso, mi vien voglia di volermi bene: ero bellissimo, ero giovane e felice.

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