Quando pensi che questo autunno sarà avaro di luce, ecco una frase di Murakami Haruki: “In conclusione, ciò che dobbiamo fare è venire a patti con il nostro cuore. Se desideriamo davvero capire qualcuno, possiamo soltanto guardare dentro noi stessi”. Vero, nemmeno tanto straordinario, intelligente come tutte le nuove righe del mio giapponese preferito, giunto oramai alla vecchiaia come descritta da Roberto Vecchioni: “Le parole tu le mischierai tutte dentro a un cappello, alla tua età scrivere una canzone non sarà più che quello”. Guardami dentro gli occhi, gli occhi che erano bambini, dice Vecchioni. Lo faccio ogni mattina – ma ogni volta che credo di aver capito è una nuova, piccola ma dolorosa sconfitta.

Lascia un commento