Dopo qualche giorno di piagnucolio maternalistico in sostegno di Ignazio Marino, ora si iniziano a vedere i contorni dei fatti al di là del fumo. Primo: non è vero che la Giunta PD, guidata dal Sindaco, abbia migliorato la vivibilità del Centro Storico chiudendo delle strade e pedonalizzando il Colosseo e Via dei Fori Imperiali: la qualità dell’aria è peggiorata (perché in Via Labicana e Via Merulana c’è stata ua sorta di effetto canyon), il fondo stradale è peggiorato, perché bus e pullman continuano a fare ciò che vogliono, nelle periferie non solo non si è fatto nulla, ma si è lasciato che altre decisioni peggiorassero gravemente la situazione. Secondo: non è vero che sia stato fatto qualcosa per ripristinare la legalità nelle strade. La situazione continua a peggiorare, intorno ai monumenti principali ci sono condizioni simili a quelle di Calcutta, le truffe ai danni dei turisti aumentano vertiginosamente, anche perché costoro sono indifesi dall’assenza totale di vigili e poliziotti dalle zone “calde” del Centro Storico. Terzo: non è vero che sia stata invertita la tendenza a lasciar gestire dalla criminalità organizzata il bilancio del Comune: i risultati delle inchieste sono raccapriccianti e mostrano una continuità assoluta tra la Giunta Alemanno e la Giunta Marino. Vero però è che la Giunta è riuscita a contenere il deficit. Ma una volta di più questa Giunta ha dimostrato che a Roma tutto ciò che non é in mano al crimine non funziona. Quarto: lo stato dei trasporti non solo è gravemente peggiorato, ma ha raggiunto un livello tale da impedire di fatto alle persone, almeno due giorni alla settimana, di recarsi al lavoro o di svolgere attività commerciali legate allo spostamento all’interno della città. Non è vero che Marino abbia dato un segnale chiaro ai vertici dell’ATAC, ma è vero il contrario, come si vede dal fatto che siamo di fronte all’implosione del servizio, della costernante prova della corruzione totale dell’azienda, e i dirigenti non sono stati scacciati, sono loro a volersene andare al più presto. Quinto: la cultura è stata annientata e messa al servizio della propaganda e della corruttela del PD, assegnando a ZETEMA soldi e potere, cancellando tutto il resto. L’istruzione è in ginocchio, i centri di socializzazione continuano ad essere sostituiti da bar e pub. Con i concerti gratuiti nei grandi centri commerciali si è stabilito che la cultura sia un sottoprodotto dei reality show e che serva solo per fare da colonna sonora agli acquisti di una cittadinanza che non ha più risorse personali per sfuggire alla noia, alla solitudine, al vuoto interiore. Naturalmente potrei continuare questa lista. Le dimissioni di Ignazio Marino rendono però nudo il Re, ovvero Goffredo Bettini. E’ lui, insieme al PD, ad essere responsabile del disastro di Roma. Senza Marino le cose continuano a peggiorare, perché Bettini – che basa il suo potere sul sottobosco amministrativo della capitale e, come Alemanno, ha accordi e relazione anche nel “mondo di sotto” – non ha nessuna intenzione di trovare soluzioni. Sa bene che Matteo Renzi sarà egli stesso costretto a trovare risposte per evitare che il Comune finisca in mano non al Centro-Destra o ad Alfio Marchini (si tratta di forze omologhe e convergenti a quelle che governano l’Italia), ma ai Grillini. E Beppe Grillo dice la verità, quando sostiene che il PD cercherà di evitare per il periodo più lungo possibile di riportare i Romani alle urne. Chi se ne frega. Mi fa impazzire il fatto che nessuno di costoro abbia voglia o idee per cambiare alcunché. Dove c’è un vuoto politico, però, nasce qualcuno che lo riempie. I nostri figli parleranno della Breccia di Porta Pia come un errore tattico di un monarca che non avesse capito come fosse necessario estendere il Vaticano fin oltre le mura, fino al raccordo Anulare, direi, che acquisterebbe così un valore simbolico e religioso, visto che non serve a migliorare la situazione del traffico.

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