Tutto questo pasticcio intorno alla figura del Sindaco Ignazio Marino sta facendo completamente scomparire i problemi gravissimi della Città di Roma. Mai come oggi possiamo dire con certezza, che sia facile e giusto identificare un responsabile di questo sfacelo: il PD di Goffredo Bettini e Matteo Renzi. Costoro hanno fatto eleggere Marino, sapendo che fosse un pazzo, e confondendo la pazzia con la pupazzia, che è altra cosa. Lo hanno fatto per spartirsi in santa pace le ultime briciole di una torta andata a male fin dai tempi di Carraro e Rutelli, avvelenata dalla stupidità criminale della Giunta Alemanno, annientata da due decenni di gestione pantagruelicamente oscena della Regione Lazio, da Storace a Marrazzo ed alla Polverini. ATAC, ACEA, Centrale del Latte, Metro, ADR, AMA, ZETEMA, stato delle strade, criminalità spicciola, crisi endemica del commercio, dell’edilizia, dell’occupazione, tutti dossier esplosivi, che peggiorano di ora in ora, e nessuno ne parla più, tutti ridono o gridano alle giravolte di Marino. Il PD ha creduto di poter rinviare di cinque anni il momento di affrontare questo disastro e di poterne dare la colpa al Pappagone genovese con la voce antipatica e le figuracce seriali – ed invece una parte della città lo ama, e lui costringe i partiti a far cadere la legislatura. Ma che la colpa sia del PD lo sanno tutti. Tutti. Ora dovremo andare a votare, ed è giusto così. Intanto qualcuno, senza controllo, si spartirà i soldi del Giubileo, con una rapacità e tracotanza dovuti alla sensazione che, di soldi facili, questi possano essere gli ultimi. Mi piacerebbe crederlo. Ma chi voteremo? L’arguzia dei palazzinari di Compare Alfio? Un Grillino che proponga magari di scotennare i piccioni e danzare per far piovere, e nel frattempo (come in tutte le città in cui il M5S è al potere) faccia passare un programma che farebbe tremare i polsi dei Federali del Ventennio? Oppure Marino, ricandidato sull’onda di questa auto distruttrice allegra disperazione della piazza che lo inneggia? Una cosa deve essere chiara: se non viene cancellato il PD, con percentuali definitive, Roma non si riprenderà mai. Forse la fine dell’incubo del renzismo – forma esasperata e delirante del piduismo – potrebbe iniziare da Roma. ma per come conosco questa città è impossibile che accada senza un bagno di sangue.

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